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Maduro: «Pronto al dialogo, sì alla mediazione di Paesi terzi»

In un'intervista all'agenzia di stampa russa Ria a Caracas, il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha detto di essere pronto a sedersi a un tavolo per discutere con l'opposizione e ha aperto alla possibilità di mediazione da parte di paesi terzi. Il tutto mentre la lotta per il controllo del Venezuela si è intensificata e la procura ha chiesto che venga impedito al presidente autoproclamato Juan Guaido di uscire dal Paese.

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«Sono pronto a sedermi al tavolo delle trattative con l'opposizione per parlare per il bene del Venezuela, per la pace e il suo futuro», ha detto Maduro. Interrogato sulla possibilità di paesi terzi di mediare nella situazione di stallo, Maduro ha precisato: «Ci sono diversi governi, organizzazioni a livello globale, che stanno dimostrando la loro sincera preoccupazione per quanto sta accadendo in Venezuela, hanno chiesto un dialogo».

«Sarebbe molto positivo - ha poi detto Maduro nell’intervista - organizzare elezioni parlamentari anticipate, sarebbe una buona forma di discussione politica, una buona soluzione con il voto popolare». Improponibili, invece, le elezioni presidenziali: «Si sono tenute meno di un anno fa, dieci mesi fa. Non accettiamo gli ultimatum di persone nel mondo, non accettiamo il ricatto. Le elezioni presidenziali in Venezuela ci sono state e se gli imperialisti vogliono nuove elezioni, che aspettino fino al 2025».

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