STOCCARDA - C’è la società che recluta operatori per l’infanzia e ha già fissato appuntamenti a Napoli con candidati italiani; c’è l’azienda informatica che ha il 20% di dipendenti stranieri, deve assumere ancora e si accontenta della conoscenza dell’inglese. Alla fiera del lavoro presso la Camera dell’industria e del commercio (IHK) di Stoccarda, dedicata a immigrati e rifugiati, il 1° febbraio una trentina di imprese del Baden-Württemberg cercavano lavoratori in arrivo da tutto il mondo. Il Land leader dell’industria tedesca è il più colpito dalla carenza di lavoratori specializzati: ne mancano 200mila.
L’invecchiamento della popolazione causerà nel 2030 un’erosione della forza lavoro in Germania pari all’8 per cento. Inoltre la digitalizzazione dell’Industria 4.0 sta ponendo sfide nuove e ha aperto un gap di competenze. In questo momento le figure professionali più ricercate tra i laureati sono ingegneri, informatici, matematici, esperti di cyber-sicurezza e di intelligenza artificiale. Tra le qualifiche medie e basse spiccano gli assistenti nei centri per l’infanzia e per gli anziani, gli infermieri, i cuochi, tutte le occupazioni del settore alberghiero e della ristorazione (receptionist, camerieri, addetti alle pulizie, manutentori). La logistica ha bisogno di autisti e magazzinieri.
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In tutta la Germania le imprese non riescono a coprire posti per un totale di 1,2 milioni, perciò si moltiplicano fiere
e iniziative dirette a lavoratori stranieri, come quella di Stoccarda.
Maestri d’asilo cercasi in tutta Europa
Irina Targov accoglie i potenziali candidati a prendersi cura dei bambini negli asili allo stand di Konzept-e, network di organizzazioni private che si occupano di reclutamento e formazione di queste figure professionali. A fine
febbraio ci sarà una selezione a Napoli: «Andremo lì per fare 25 colloqui sperando di poter avere 10 assunzioni» dice. E spiega: «Dal
2012 nel Baden-Württemberg i bambini da 0 a 6 anni hanno diritto ad avere un posto in un kindergarten pubblico o privato
- spiega - nel quale però si deve pagare una retta. Data la carenza di lavoratori specializzati in tale settore, cerchiamo
all’estero».
La conoscenza del tedesco è un requisito indispensabile. «Di solito assumiamo candidati in possesso di un certificato di livello B1 della lingua - aggiunge Targov - che abbiano tuttavia voglia di imparare ulteriormente il tedesco». Ma ci sono eccezioni sempre più frequenti alla regola. «Se conoscono la lingua a un livello inferiore, li reclutiamo, vengono a Stoccarda a studiare e in cinque mesi l’obiettivo è di portarli al B1. Poi cominciano a lavorare e continuano fino al B2». Gli stipendi? Nei 12 mesi di apprendistato (periodo che in alcuni casi può scendere a sei) si percepiscono 1.500 euro lordi mensili. A quel punto, con il riconoscimento di equivalenza del titolo, il salario diventa di 3.100 euro lordi. Ma per il riconoscimento del titolo a livello statale la conoscenza della lingua sale a C1.
Per gli informatici basta l’inglese (all’inizio)
La “fame” di lavoratori specializzati è massima nelle professioni tecniche, quelle dell’Industria 4.0. La società mm-lab sviluppa software e soluzioni telematiche per l’automotive, a pochi chilometri da Stoccarda, la regione dove hanno sede Daimler,
Porsche, Bosch, nel Land che da solo, grazie alle imprese della Mittelstand, produce il 15% del Pil tedesco. Dei 42 dipendenti,
spiega il direttore generale Andreas Streit, otto sono stranieri e quindi in azienda si parla l’inglese. Il tempo per coprire
un posto vacante è salito a sei mesi e in questo momento le posizioni aperte sono tre.
Erasmus, la porta di ingresso nel mercato tedesco
Per le qualifiche più elevate, specie tecniche ma non solo, in un Land che pullula di aziende d’ingegneria, il corteggiamento
degli stranieri comincia all’università. Gli studenti che scelgono la Germania per l’Erasmus o la laurea magistrale o anche
solo la tesi hanno ottime chance, se lo vogliono, di trovare un impiego nel Paese (qui un approfondimento sulle retribuzioni). È il caso dell’italiano ventottenne Andrea Gambero che lavora nell’impresa leader nelle macchine industriali a laser, Trumpf. L’azienda conta oggi 75 nazionalità rispetto alle 65 del 2017.
Gli italiani nazionalità top nei Welcome Center
«Nel Welcome Center di Stoccarda gli italiani sono la nazionalità top» dice Verena Andrei responsabile del centro che è l’ufficio regionale per l’accoglienza
e l’orientamento degli stranieri in cerca di lavoro.
Data la notevole affluenza, prosegue Andrei, «già nel 2015 con l’Agenzia del Lavoro, il Consolato generale d’Italia a Stoccarda e il patronato Acli del Baden-Württemberg abbiamo creato un network specifico per l’integrazione degli italiani nel mercato del lavoro. In tre anni sono state 1.500 le consulenze fornite. L’anno scorso il network ha organizzato cinque eventi in italiano per dare informazioni sul sistema scolastico tedesco e il riconoscimento delle qualifiche». Il prossimo incontro sarà il 3 aprile alle 18 al Weltcafé Stuttgart.
L’inserimento dei richiedenti asilo
Il bisogno di riempire i posti vacanti ha portato la Germania ben oltre i confini europei. L’aumento del flusso di rifugiati
in Germania ha spinto Camere dell’industria e del commercio, Governo federale, agenzie del lavoro e tante organizzazioni
private a mettere in campo una rete ampia di formazione e integrazione dei nuovi arrivati nel mercato del lavoro. Il progetto
Kausa, presente a Stoccarda e in altre regioni, è tra queste iniziative. «Il progetto è nato nel 2013, grazie ai fondi
del ministero federale della Formazione» spiega il responsabile Muhammet Karatas. In tre anni per la regione di Stoccarda
sono stati stanziati 600mila euro. Il servizio accoglie rifugiati che siano nel Paese da almeno due anni e abbiano imparato
il tedesco per poter accedere alla formazione professionale. I richiedenti asilo trovano lavoro soprattutto nel settore metalmeccanico,
edile, nel commercio.
Servono regole più permissive per i visti
È di dicembre infine la proposta di legge del Governo di Berlino che allarga le maglie dei visti per i cittadini extra-Ue in cerca di un lavoro
(i migranti economici). A sentire Gürkan Gür, general manager al Mercure Hotel Stuttgart Airport Messe, la proposta, se
approvata, servirà a rendere più semplice, tra l’altro, l’assunzione di camerieri, addetti alle pulizie e alla manutenzione
che ormai sono difficili da trovare tra i tedeschi e gli europei che questi lavori - pagati circa 2mila euro lordi al mese
- non li vogliono più fare.
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