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Trump vede progressi con la Cina e fa slittare i dazi previsti il 1° marzo

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Trump vede progressi con la Cina e fa slittare i dazi previsti il 1° marzo

L’ottimismo di Donald Trump scalda le Borse orientali, in deciso rialzo: Shenzhen e Shanghai, in particolare, guadagnano oltre il 5% dopo i tweet del presidente statunitense che nella serata americana aveva annunciato «progressi sostanziali» nei colloqui del weekend tra Usa e Cina. Tanto da annunciare uno slittamento dei dazi sulle importazioni cinesi, programmati per il 1 marzo. “Discussioni” produttive, così definite dal presidente statunitense, su alcuni dei temi chiave che dividono i due paesi.

Ottimismo confermato da parte cinese con il capodelegazione, il vicepremier Liu He, il quale ha spiegato che passi in avanti sono stati fatti su temi quali
«trasferimento di tecnologia, protezione dei diritti della proprietà intellettuale, barriere non tariffarie, industria dei servizi, agricoltura e tassi di cambio delle valute».

Da parte sua Trump ha fatto sapere che, in caso di progressi nei negoziati, ha intenzione di incontrare il presidente cinese Xi Jinping nel suo resort in Florida per la firma dell’accordo. I colloqui nel weekend sono stati incentrati sui punti critici della guerra commerciale che divide i due paesi e che tiene sotto scacco i mercati finanziari. Il presidente Usa aveva avvertito che avrebbe aumentato dal 10 al 25% le tariffe imposte le importazioni cinesi, per un valore di 200 miliardi di dollari, se le due parti non riuscissero a raggiungere un accordo.

L’aumento era programmato per entrare in vigore alla mezzanotte del 2 marzo prossimo. Parlando con i governatori riuniti alla Casa Bianca per un ballo annuale della lega nera, Trump ha detto che le trattative stavano andando bene. «Se tutto funziona bene avremo qualche grande notizia per la prossima settimana o due», aveva anticipato, anche se si è premurato di aggiungere che «abbiamo ancora un po' di strada da percorrere».

L’annuncio è stato salutato con sollievo dai mercati finanziari. Trump accusa la Cina di rubare tecnologia e costringere le compagnie straniere a consegnare segreti commerciali con una spinta aggressiva per sfidare il dominio tecnologico americano. Il conflitto ha snervato gli investitori e offuscato le prospettive per l'economia globale, facendo pressione su Trump e Xi perché raggiungano un accordo.

Su Twitter, Trump ha detto che le due parti hanno fatto progressi su questioni quali la protezione dei segreti commerciali, quello che definisce il trasferimento tecnologico forzato e le vendite agricole negli Stati Uniti alla Cina. Ma l'amministrazione non ha fornito ulteriori dettagli sulle trattative. Gruppi di lavoro e legislatori del Congresso puntano a un accordo globale che costringa i cinesi a cambiare il loro comportamento e che possa essere applicato. Gli Stati Uniti hanno accusato la Cina di non aver rispettato gli impegni assunti in passato per riformare le proprie politiche economiche.

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