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Basilicata, vince il centrodestra. Male i Cinque stelle: voti…

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di maio: noi prima forza politica

Basilicata, vince il centrodestra. Male i Cinque stelle: voti dimezzati

È l'ennesimo colpo, quello del centrodestra, nella vittoria in Basilicata. Nuovo governatore è stato eletto Vito Bardi con 124.716 voti, pari al 42,2%. Al secondo posto Carlo Trerotola del centrosinistra (33,11%), seguito dal pentastellato Antonio Mattia (20,32%) e, quarto, Valerio Tramutoli di Basilicata possibile (4,37%).

Dunque da parte dell'ex generale della Guardia di finanza un'affermazione di carattere «storico», alla luce del fatto che il suo schieramento riesce a espugnare una tradizionale roccaforte del centrosinistra sinora mai messa in discussione. Ma, al di là del dato locale, sono soprattutto gli scenari legati alla tenuta nel futuro della maggioranza gialloverde a occupare i ragionamenti nelle ultime ore.

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«La Lega in un anno triplica i voti, vittoria anche in Basilicata! 7 a 0, saluti alla sinistra e ora si cambia l'Europa» scrive trionfante su Facebook il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. Il Carroccio ha eletto sei consiglieri regionali della Basilicata sui venti che compongono l'assemblea, tra i quali l'unica donna. La distribuzione dei seggi assegna inoltre tre posti ciascuno a Forza Italia e M%S, due posti ciascuno a Comunità democratiche-Pd e Avanti Basilicata, uno ciascuno a Fratelli d'Italia, Idea e Bardi presidente. E in Consiglio sarà presente anche il candidato governatore del centrosinistra, Carlo Trerotola.

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Il voto in Basilicata, per il quale sono stati chiamati alle urne quasi 574mila cittadini, si rivela utile a misurare di nuovo i rapporti di forza dentro la maggioranza di governo. E soprattutto offre una chiave generale, essendo l’ultima prova elettorale prima del voto delle Europee di maggio. Primo partito è risultato l'M5S ( 20,27%), a un'incollatura il Carroccio on il 19,15% e staccata Forza Italia (9,15%). Tuttavia per i Cinque Stelle i consensi vanno giù quasi della metà dopo aver conquistato la quota record del 44% alle Politiche del 2018 con 8 deputati eletti su 13.

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Un arretramento che il capo politico del M5S Luigi Di Maio rifiuta comunque, e in modo radicale, di equiparare a una sconfitta. «Il Movimento 5 Stelle è la prima forza politica in Basilicata. Gran parte della stampa parla di "voti dimezzati in un anno" e di "crollo", ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro». Il ragionamento è che «considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti soprattutto nei Comuni di provincia». Sotto accusa soprattutto le microliste con cui si sono presentati tutti gli altri. «Quel che conta è che il Movimento, oggi, è più forte di prima in Basilicata» e, in ogni caso, per Di Maio il governo non subirà alcuna ripercussione negativa dall'accaduto («questa è la speranza del sistema e non accadrà»).

“Al primo posto nella mia agenda c’è il lavoro”

Vito Bardi, governatore della regione Basilicata 

Al primo posto il lavoro, ecco la priorità indicata da Vito Bardi che è stato capace di infrangere uno strapotere in mano ai suoi avversari che in Basilicata durava da un quarto di secolo. Davanti a una folla di giornalisti e telecamere, in un albergo alla periferia di Potenza dove ha atteso i primi dati con la famiglia, i suoi collaboratori e alcuni esponenti del centrodestra, Bardi ha esordito con una frase solenne. «Abbiamo scritto la storia, la Basilicata è pronta per il cambiamento».

Nel rilevare che la Basilicata con «il centrodestra ha scelto la via del riscatto», l’ex generale si è detto «emozionato come lucano e onorato come uomo delle istituzioni» e ora attende i leader di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per una grande festa. « È finita una campagna elettorale che è stata un’esperienza fantastica - ha continuato Bardi - in una regione splendida». Quanto al tema del lavoro, «i giovani saranno presenti e devono avere un’opportunità su questa terra. La Regione è di tutti e io sarò il presidente di tutti». Infine, un richiamo ai tre punti di riferimento della sua azione di governo ovvero trasparenza, meritocrazia e legalità.

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