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Macron: Notre-Dame sarà ricostruita in cinque anni

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le opere andranno al louvre

Macron: Notre-Dame sarà ricostruita in cinque anni

Notre-Dame, cattedrale di Parigi, capolavoro gotico e patrimonio dell'umanità, è stata divorata da un incendio ma la sua struttura, la facciata e i tesori che custodisce sono stati salvati. La sua guglia, uno dei simboli della capitale francese, è crollata dopo essere stata preda per più di un'ora delle fiamme. Piangono i parigini, si ferma la politica, come ha voluto il presidente Emmanuel Macron, che proprio lunedì sera avrebbe dovuto annunciare in diretta tv importanti riforme. E che, in preda alla commozione, ha dato il primo segnale di riscossa: «La ricostruiremo tutti insieme», lanciando una campagna di finanziamento nazionale e internazionale. Questa sera, invece, il presidente ha parlato alla nazione, annunciando che la cattedrale di Parigi sarà ristrutturata in cinque anni. «Ricostruiremo Notre Dame ancora più splendidamente e voglio che venga completata in cinque anni, possiamo farlo», ha detto Macron in un discorso televisivo. «Spetta a noi trasformare questo disastro in un’opportunità, avendo riflettuto profondamente su ciò che siamo stati e su ciò che dobbiamo essere e diventare. Sta a noi trovare il filo del nostro progetto di nazione». Il discorso del presidente con gli annunci delle riforme, atteso ieri, si è quindi trasformato, 24 ore dopo, in un emozionato appello all’unità del Paese. Per parlare delle riforme (lavoro, pensioni, scuola, sanità, fisco) e cercare di spegnere la rivolta sociale dei gilet gialli, che imperversa da 5 mesi, ci sarà un’altra occasione.

Il complesso della cattadrale è salvo
Insomma nessuno può dimenticare il 15 aprile 2019, primo giorno delle celebrazioni della settimana Santa. E all’indomani dell’incendio la struttura complessiva della cattedrale di Notre-Dame può definirsi “salva”, mentre i pompieri, al lavoro da lunedì sera con 400 uomini, hanno potuto finalmente affermare che «la totalità dell’incendio è stata spenta». All’indomani del rogo la zona che circonda la basilica è completamente transennata, chiusi al traffico anche i ponti sulla Senna che portano all’Ile de la Cité. Ciò non ha impedito ai turisti di affollare le rive del fiume più vicine alla cattedrale per immortalarla dopo la grave ferita che ha patito.

Secondo il capo procuratore di Parigi Remy Heitz le prime indicazioni fanno propendere per un incidente: «Siamo propensi a favorire questa ipotesi» ha dichiarato, aggiungendo che nulla fa pensare all’origine intenzionale del rogo. Cinquanta inquirenti sono al lavoro in un’inchiesta che si annuncia «lunga e complessa»■ ha detto. Il capo della Procura ha spiegato la dinamica dei soccorsi:
«C'è stata una prima allerta alle ore 18.20, seguita da un sopralluogo per sedare i dubbi», durante il quale però non è stato riscontrato nulla di anomalo. Heitz ha aggiunto che c'è stata poi una «seconda allerta alle 18.43. A quel punto, il fuoco è stato riscontrato al livello della struttura. Nel frattempo - ha concluso - la chiesa era stata evacuata perché una messa era cominciata poco prima». 

Il ministro della Cultura ha annunciato che le opere d’arte contenute nella cattedrale saranno trasferite al Museo del Louvre durante i lavori di restauro.

(Photo by STRINGER / AFP)

Gli esperti: 10-15 anni per il restauro
Per sanare la ferita ci vorrà del tempo ma intanto i francesi cercano di reagire concentrando gli sforzi sul restauro. Secondo gli esperti ci vorranno dai dieci ai quindici anni e centinaia di milioni di euro per restaurare Notre-Dame. «Il restauro tra dieci e quindici anni mi sembra ragionevole», ha affermato in conferenza stampa Frédéric Létoffé, uno dei due presidenti del Gruppo delle società di restauro di monumenti storici (Gmh). Questa organizzazione comprende circa 200 società tra cui Le Bras Frères, quella che ha gestito la maggior parte della ristrutturazione della guglia da cui è iniziato l'incendio.

Nunez (segretario di stato interni): «Pericolo di fuoco sotto controllo»
«Il pericolo di fuoco» dopo l’incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame a Parigi «è sotto controllo» ma restano «i dubbi su come la struttura resisterà all’incendio molto grave di questa notte». Il segretario di Stato per gli Interni di Parigi, Laurent Nunez, ha fatto un punto stampa questa mattina ed ha annunciato un incontro con esperti e architetti «per cercare di stabilire se la struttura è stabile e se i vigili del fuoco possono impegnarsi per continuare la loro missione».

Papa in preghiera, vicino alla Francia
Il Papa è vicino alla Francia, prega per i cattolici francesi e per la popolazione parigina sotto lo shock del terribile incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame. Assicura le sue preghiere per tutti coloro che cercano di far fronte a questa drammatica situazione”: così in un tweet, stamattina, il direttore della Sala Stampa vaticana Alessandro Gisotti.

Prime immagini interno: crollata una parte della volta della navata centrale
La volta della navata centrale di Notre-Dame a Parigi è crollata in alcune sezioni e sul transetto, dove poggiava la guglia: è quanto si vede nelle prime immagini riprese dall’interno della cattedrale nella notte dai vigili del fuoco, di cui alcuni frame sono apparsi su media fra cui Cnn. Dalle voragini sulla volta si vedono i bagliori della struttura del tetto che ancora brucia. I rilievi in marmo appaiono bruniti dal fumo e in fondo all'abside si vede la croce dell'Altare maggiore. A terra pezzi di legno fumante.

Ma cosa è successo esattamente? Per ora sappiamo 4 cose con certezza:

1) Alle 18:50 di lunedì 15 aprile le fiamme hanno cominciato a divampare su un'impalcatura arrivando a distruggere praticamente tutta la struttura in legno della cattedrale. Il capo dei vigili del fuoco di Parigi, Jean-Claude Gallet, ha detto che è iniziato in soffitta. I lavori di ristrutturazione, un cantiere gigantesco da 6 milioni di euro, erano cominciati da pochi giorni. In particolare era da ristrutturare e rinforzare il tetto della cattedrale, quello che - sotto la violenza delle fiamme e il peso della guglia - è crollato e adesso tutti sono con il fiato sospeso per capire se anche la preziosa volta che sovrasta la navata centrale è stata distrutta. Il rettore della cattedrale, mons. Patrick Chauvet, ha detto che l'incendio sembrava essere iniziato in una rete interna di travi di legno, molte delle quali risalenti al Medioevo e soprannominata “la foresta”.

PER APPROFONDIRE: Notre-Dame, storia del simbolo della Francia

2) Fortunatamente nell’immane tragedia non ci sono feriti tra i fedeli o i turisti, l'unico in gravi condizioni è un pompiere, uno dei 500 intervenuti con ingenti mezzi per tentare di domare le fiamme che continuavano ad avanzare inesorabili. Per la cronaca, non si sono visti Canadair, perché lanciare bombe d'acqua dall'alto avrebbe potuto causare danni se possibile peggiori. Le porte della cattedrale si sono chiuse poco prima che un’ultima ondata di turisti cercasse di entrare, hanno detto i testimoni, e non molto tempo dopo il fumo si è potuto vedere sorgere dalla guglia. Il video ha mostrato che l’impalcatura intorno alla base della guglia, parte dei grandi lavori di ristrutturazione in corso, è stato uno dei primi posti a prendere visibilmente fuoco.

3) Nella tarda serata di lunedì le fiamme si sono fatte meno intense tanto che i pompieri hanno potuto annunciare che la struttura della cattedrale «è
salva». Il rettore Chauvet ha aggiunto che reliquie preziose come «la corona di spine» di Cristo - stando alla tradizione - è intatta, ma che due terzi del tetto sono stati distrutti.

I PRECEDENTI: Dalla Fenice alla Sindone, quando il fuoco distrugge l’arte

4) Fra le prime reazioni, già serpeggiano le polemiche sulla mancanza di adeguati ed efficaci automatismi antincendio, vista anche l'ampiezza del cantiere. A Parigi in particolare, le ultime settimane sono state punteggiate da incendi di palazzi a ripetizione, con numerose vittime, compresi i pompieri. La
Procura della capitale ha aperto un'inchiesta per disastro colposo mentre, almeno per ora, la pista dolosa o terroristica sembra essere scartata.

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Che cosa non sappiamo
1) La causa dell’incendio rimane sconosciuta. La Procura di Parigi ha fatto sapere di aver aperto - sull’incendio della cattedrale di Notre-Dame - un’inchiesta per «danneggiamento colposo tramite incendio»

2) Lo stato di molte opere, all'interno della cattedrale e parte della sua struttura, rimane sconosciuto. Le fiamme hanno minacciato di fondere le tre enormi vetrate “a rosone” della cattedrale, ad esempio, e potrebbero aver distrutto o danneggiato i tre organi della chiesa e decine di dipinti e sculture, alcuni dei quali risalenti al XVII secolo.

3) Molte parti della struttura erano già danneggiate e bisognose di restauro. I doccioni rotti e le balaustre cadute erano stati sostituiti da tubi di plastica e assi di legno. Queste aree potrebbero essere state particolarmente vulnerabili alle fiamme e ai detriti caduti.

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