5/5 Le nuove sfide / Priorità a clima, migrazioni e sicurezza
Cambiamento climatico, migrazioni e sicurezza interna ed esterna sono i tre compiti principali di cui l’Esecutivo europeo dovrà occuparsi nei prossimi anni. I tre temi si intersecano. Su migrazioni e diritto di asilo non è stato superato l’accordo di Dublino, che di fatto blocca i migranti nel Paese di arrivo e mette sotto pressione solo alcuni Stati, come l’Italia. Affrontata la crisi del 2015-2016, resta «necessario creare un sistema di asilo pienamente efficace, umano e in grado di far fronte ad eventuali crisi future», scrive la Commissione Juncker, le cui proposte del 2016 tentavano di «riequilibrare solidarietà e responsabilità», ma sono rimaste in sospeso per l’impossibilità di trovare un accordo. Il tema è uno dei più delicati rimasti sul tavolo e gli equilibri dovranno essere trovati dai Governi nazionali, non altrove. A questo tema si legano i cambiamenti climatici, una delle principali cause dei flussi migratori. Il Consiglio ha definito una bozza dell’agenda delle priorità fino al 2024, in cui la parola «sostenibilità» ricorre più volte. In attesa che a giugno sia dettagliata, per ora si articola in quattro grandi capitoli: proteggere i cittadini e le libertà (sicurezza, sfide connesse alle migrazioni, salvaguardia delle democrazie e dello Stato di diritto); sviluppo economico (mercato unico, strategia industriale, fiscalità equa ed efficace, Unione monetaria, concorrenza, istruzione, innovazione e ricerca, agricoltura sostenibile e transizione digitale); futuro verde, più equo e più inclusivo (energia sostenibile, sicura e a prezzi accessibili, salvaguardia dell’ambiente e del clima, inclusività); promuovere gli interessi e i valori dell’Europa nel mondo (dall’economia alla sicurezza allo sviluppo sostenibile).
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