L’anno è il 2011. Griffin Thall e Paul Goodman, due giovani californiani, partono con destinazione Costa Rica per una vacanza all’insegna del surf. Ma sulle spiagge nel Paese centroamericano, tra un’onda e l'altra, incontrano Jorge e Joacquin, due artigiani locali che vendono coloratissimi braccialetti. In Italia li avremmo definiti “vu cumprà”. I quattro diventano amici, con i due californiani folgorati dalla vita semplice, umile ma appagante dei costaricani. Griffin e Paul mettono mano ai loro risparmi per comprare ai due ragazzi tutti i braccialetti disponibili (circa quattrocento) e provano a rivenderli in una boutique di San Diego. Il successo è enorme e inaspettato.
Questo lo storytelling che sta dietro a “Pura Vida”, brand di e-commerce dai fatturati ormai multimilionari, nato all’insegna della collaborazione e del rispetto delle differenze culturali. Una piattaforma dove si vendono in tutto il mondo coloratissime creazione artigianali provenienti da Costa Rica, El Salvador e India, prodotte all’insegna della qualità e dell’etica.
«Fin dall’inizio, gli artigiani ci hanno insegnato l’attenzione ai dettagli, la dedizione alla lavorazione e l’importanza della tecnica per una produzione artistica di alta qualità - spiega Griffin Thall - . I nostri braccialetti non sono prodotti in serie, ma fatti a mano: ciascuno di essi ha uno stile diverso che gli conferisce un grande valore intrinseco, sia come idee che materiali».
Grazie alla piattaforma di e-commerce, gli artigiani latinoamericani vengono retribuiti con un salario che è quattro volte quello minimo dei loro Paesi. «Oggi abbiamo più di 300 artigiani che lavorano con noi - continua Thall - sappiamo bene qual è il loro enorme valore aggiunto, la loro vita e quella delle loro comunità guadagnano grazie alla nostra piattaforma di e-commerce e questo mi fa felice più di ogni altra cosa. Ben poche società delle nostre dimensioni hanno questo approccio etico, ma non abbiamo mai deviato da esso».
Ed è proprio l'aspetto etico probabilmente il maggior driver del successo di “Pura Vida”. «Oggi i Millennials sono sempre più attratti da brand con storie autentiche come la nostra, che abbraccia l’idea di unire culture
differenti e celebrare queste diversità. Abbiamo sempre lavorato per creare un legame profondo con i nostri partner, onorando il loro lavoro nel più completo rispetto
e comprensione reciproca - spiega ancora Thall - . Questo ha davvero trasformato il modo in cui sviluppiamo le relazioni professionali
con i nostri fornitori».
La piattaforma di e-commerce è ormai diventata una case study a livello internazionale per la sua capacità di vendere grazie al passaparola sui social network uno stile di vita, più che dei semplici braccialetti.
Trainata dagli influencer e dai brand ambassador, soprattutto su Instagram, “Pura Vida” punta a Millennials e ai loro successori della ”Generazione Z”. Tanto da aver generato addirittura un sistema di abbonamenti, il “Pura Vida Monthly Club”: per 14,95 dollari al mese si possono ricevere tre braccialetti fuori catalogo, il cui design viene selezionato da un team di stilisti e di influencer su Instagram, che aggiunge valore ed esclusività al “club”. «Anche se continuiamo a crescere molto, non dimenticheremo mai il motivo per il quale abbiamo iniziato e i nostri valori non cambieranno mai - conclude Thail - . Questo in parte spiega anche le ragioni dell’esistenza di una base di fan così vasta: i nostri clienti, che hanno i nostri stessi valori».
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