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proteste contro la nuova legge

Hong Kong, un milione in piazza contro l’estradizione in Cina. Scontri con la polizia

Hong Kong, manifestazione oceanica contro il disegno di legge sull’estradizione in Cina degli imputati (Afp)
Hong Kong, manifestazione oceanica contro il disegno di legge sull’estradizione in Cina degli imputati (Afp)

Un milione di manifestanti sono scesi in piazza a Hong Kong, nella giornata di domenica, contro il progetto di legge sull’estradizione forzata in Cina per i sospetti criminali. La manifestazione contestava una misura voluta dal governo locale che porterebbe le persone a essere estradate nella Cina continentale per subire il processo. La mobilitazione ha avuto luogo tre giorni prima del blitz con il quale l’esecutivo punterebbe all’approvazione rapida del disegno di legge, bypassando la procedura del comitato, nel tentativo di ottenere l’approvazione definitiva del provvedimento entro fine giugno.

Nel corso della gigantesca manifestazione ci sono stati scontri. La polizia è intervenuta per disperdere i dimostranti, usando manganelli e spray urticanti contro la folla che si era radunata davanti al Parlamento. I manifestanti hanno
lanciato bottiglie incendiarie ed eretto barricate.

Una protesta imponente che ricalca quella del Movimento degli Ombrelli del 2014 quando, per 79 giorni, venne presidiato il centro dell'ex colonia britannica per chiedere riforme democratiche ma che vide la sconfitta su tutti i fronti.

Secondo la ricostruzione della polizia, sono 153.000 le persone che si sono mosse dal punto di raccolta della protesta a Victoria Park, ma il numero non tiene conto di quanti si sono uniti al corteo di protesta lungo il percorso. Carrie Lam, capo dell’esecutivo di Hong Kong, ha spinto molto il progetto di legge, nonostante le numerose critiche provenienti da associazioni per la tutela dei diritti umani e aziende. Secondo gli oppositori, il sistema giuridico cinese non garantirebbe agli imputati gli stessi diritti di cui avrebbero goduto a Hong Kong che continua ad avvalersi di uno statuto speciale e la legge potrebbe essere usata per reprimere gli oppositori politici.

«Cosa possiamo fare per convincere Carrie Lam ad ascoltarci? Quanti gente deve uscire di casa per farle prendere di nuovo in considerazione la possibilità di cambiare idea?», ha detto alle agenzie un impiegato 24enne che si è unito alla protesta. Hong Kong, ex colonia britannica, è stata restituita alla Cina nel 1997 conservando autonomia sociale, legale e politici per 50 anni, all’insegna dello slogan «un paese, due paesi, due sistemi». Considerando vicende come quest’ultima, viene da chiedersi se questi diritti dureranno effettivamente fino al 2047.


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