Oxford University ha annunciato la più grande donazione di sempre da parte di un miliardario americano, che ha dato all'istituzione 150 milioni di sterline per ricerche sull'intelligenza artificiale (AI).
Il denaro, proveniente dal filantropo e uomo d'affari Stephen A. Schwarzman, sarà utilizzato per creare lo Stephen A. Schwarzman Centre for the Humanities, che per la prima volta in assoluto vedrà le sette discipline umanistiche di Oxford ospitate insieme a spazi espositivi e performativi.
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Con un'apertura prevista per il 2024, il Centro Schwarzman ospiterà anche il nuovo Istituto di etica in AI, che condurrà lo
studio delle implicazioni etiche dell'intelligenza artificiale e di altre nuove tecnologie informatiche.
La generosa donazione supera quella dell'uomo d'affari britannico David Harding, che ha donato 100 milioni di sterline all'Università di Cambridge nel febbraio di quest'anno.
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Schwarzman è uno storico sostenitore di vari presidenti repubblicani fra cui Donald Trump ed è appassionato delle ricerche
sull'intelligenza artificiale e sulle loro implicazioni etiche.
Schwarzman ha versato nelle casse di Oxford 150 milioni di sterline destinate a contribuire alla nascita di un nuovo istituto
(e alla costruzione di un nuovo edificio ad hoc che lo ospiterà) dedicato proprio a questo tipo di studi. Il governo britannico
ha accolto con favore la notizia, parlando di «un investimento di portata globale». Il magnate, amministratore delegato della
società di private equity Blackstone, non ha tuttavia mancato di denunciare «la grave impreparazione» dei governi di fronte
alle questioni poste dalle ricerche sull'intelligenza artificiale. Ricerche a cui egli ha già contribuito di recente con un'altra
donazione record, da 350 milioni di dollari, concessa all'Mit di Boston.
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