Il Salone Internazionale della Motocicletta si apre alla fiera di Rho, alle porte di Milano, con tante novità come non si vedevano da anni. E con una varietà di stili e modelli che viene incontro alla richiesta, sempre più articolata, dei motociclisti. Se un mese fa Intermot è stata palcoscenico di un rinnovato interesse per le sportive, Eicma rimescola le carte in tavola, aggiungendo primizie che sembrano promettere una netta ripresa di vitalità del settore, confortata dai dati di un mercato -quello italiano, ma anche quello europeo- in netta crescita rispetto agli anni passati.
Così, accanto alle hypersportive Honda CBR1000RR Fireblade e Yamaha YZF-R6, si schierano le “moto da aperitivo” BMW R nineT Urban G/S e Ducati Scrambler Desert Sled. Le Case con più anni di storia alle spalle ripescano dalla propria tradizione sigle e design vintage, ma rielaborati in chiave moderna: si chiamano neo rétro e sono moto come la Benelli Leoncino, la Moto Guzzi V7 III o la Triumph Bonneville Bobber. Si rinvigorisce anche il segmento delle naked, che mette tecnologia e prestazioni al primo posto e lo fa in tutte le cilindrate: dalla aggressiva MV Agusta Brutale 675, alla avveniristica Husqvarna Vitpilen 401, passando per la rinnovata Moto Morini Corsaro ZZ. Tengono botta però le regine del mercato, ovvero le crossover che promettono avventure senza confini. E se le grosse cilindrate rimangono le più desiderate -BMW R 1200 GS restyling, Honda Africa Twin R e KTM 1290 Super Adventure R- si moltiplicano le proposte di media e piccola cilindrata, per venire incontro alle esigenze del mercato globale (India, Sudamerica e Sudest asiatico assorbono volumi enormi di piccole moto) e dei giovani motociclisti del Vecchio continente, che in questo modo possono avvicinarsi al mondo delle due ruote con prodotti validi, sicuri, ecologici (sono tutte Euro 4 le novità a Eicma) e abbordabili.
Eicma 2016, tutte le anteprime del salone della moto
Quello a cui si assiste a Eicma è un rinnovato vigore del mondo moto, con Aziende pronte a investire nella passione crescente del pubblico con modelli capaci di interpretare e soddisfare le esigenze più disparate. Un bel segnale che fa sperare in una ripresa sempre più convinta per uscire dal baratro della crisi in cui siamo caduti negli ultimi anni.
APRILIA SHIVER 900
Relegata nel dimenticatoio, l'ottima naked di Noale viene aggiornata con un motore tutto nuovo, che ne incrementa le prestazioni e la duttilità. Il vecchio 750 è sostituito da un nuovo bicilindrico a V di 900 cc, capace di una potenza massima di 95 CV e si una coppia di 90 Nm. Sofisticata l'elettronica che gestisce l'erogazione: dall'esperienza maturata con le sportive RSV4, arriva un efficiente controllo di trazione e un comando ride by wire di ultima generazione. A prestazioni più elevate si unisce l'eccellente ciclistica -telaio a traliccio in tubi di acciaio, forcella a steli rovesciati, forcellone con monoammortizzatore regolabile- che hanno reso celebre anche la precedente versione della Shiver.
BENELLI LEONCINO 500
Declinato in due versioni -la più attraente ed evocativa è certamente la Trail, con ruote a raggi e anteriore da 19”- il Leoncino è spinto da un inedito bicilindrico in linea da 500 cc accreditato di potenza di 48 CV a 8.500 giri/min e coppia di 45 Nm a 5.000 giri/min. Lo stile neo rétro si sposa con una ciclistica moderna, con un telaio a traliccio in tubi d'acciaio, forcella a steli rovesciati e monoammortizzatore laterale. Disponibile a partire dalla prima metà del 2017 nelle colorazioni rosso, argento, verde e nero.
BMW R nineT Urban G/S
Dopo il grande successo della R nineT standard e della recente versione Scrambler, la BMW allarga la famiglia delle sue boxer raffreddate ad aria con diversi modelli, dalla carenata in stile café racer alla versione più basica denominata Pure. Molto bella però la Urban G/S, che fa propri gli stilemi estetici e cromatici della prima R 80 G/S del 1980. Nonostante il design da dakariana, questa moto è però indirizzata a stuzzicare gli amanti dell'aperitivo stiloso e sotto la nuova veste rimane una base tecnica ormai collaudata, che fonda le sue basi sull'imarcescibile boxer di 1.170 cc, capace di 110 CV di potenza massima, ma anche su sospensioni dalla ridotta escursione.
BMW R 1200 GS Rallye
La moto più venduta in Italia da 5 anni consecutivi non ferma la propria evoluzione e si aggiorna alla normativa Euro 4, implementando la quantità di opzioni elettroniche per la gestione del motore e della ciclistica, con il pacchetto Dynamic Pro, che include un nuovo traction control e l'Hill Start, per facilitare le partenze in salita. Nella aggressiva versione Rallye ci sono anche sospensioni più sportive e adatte ad una guida aggressiva in off-road, oltre ad un lay out grafico ed estetico dedicato.
DUCATI Scrambler Desert Sled
Sulla base della Scrambler standard -bicilindrico Desmodue da 803 cc raffreddato ad aria e olio, omologato Euro 4, potenza di 75 CV e coppia di 68 Nm, nasce la Desert Sled, pensata per l'offroad leggero. Il telaio è irrobustito per resistere alle sollecitazioni del fuoristrada con due piastre laterali forgiate che abbracciano il motore e sostengono il nuovo forcellone. Le sospensioni hanno una escursione maggiorata (200 mm) e sono regolabili nel precarico molla e nell'idraulica. Soprattutto cambiano le ruote, con cerchi a raggi da 19” anteriore e 17” posteriore.
DUCATI Monster 797
Ritorna la naked più famosa e amata con motore raffreddato ad aria. In questo caso l'unità propulsiva è la medesima della Scrambler: bicilindrico Desmodue da 803 cc da 75 CV e 69 Nm. Spicca il telaio a traliccio in tubi d'acciaio, sul quale è poggiato il “gobbuto” serbatoio in acciaio da 16,5 litri. Ciclistica è completata da una forcella Kayaba con steli da 43 mm e da un ammortizzatore Sachs regolabile nel precarico molla e in estensione piazzato sul lato sinistro della moto: lavora senza interposizione di leveraggi direttamente sul forcellone asimmetrico. Potente la frenata, affidata a un impianto Brembo con pinze radiali monoblocco a 4 pistoncini e dischi da 320 mm sulla ruota anteriore.
HONDA CRF250 Rally
Mostrata come concept al salone di Tokyo dello scorso anno, arriva la versione definitiva della piccola offroad di Honda, che riproduce il look della CRF Rally protagonista della Dakar. Il motore è però il piccolo monocilindrico della CRF250L, alimentato da iniezione elettronica PGM-FI con corpo farfallato da 38 mm, abbinato ad un cambio a 6 rapporti ed omologato Euro 4. La potenza massima dichiarata è di 24,8 CV. Prestazioni modeste si abbinano ad una ciclistica di gran rango, con forcella a steli rovesciati da 43 mm e monoammortizzatore con Pro-Link e forcellone in alluminio; ampia l'escursione, adatta al fuoristrada: 250 mm davanti e 265 mm dietro. Il peso è contenuto in 157 kg.
HONDA CBR1000RR Fireblade SP2
Cambia completamente rispetto al passato la SBK di Honda: il quattro cilindri in linea tocca la ragguardevole potenza di 192 CV e la moto riduce il peso a soli 195 kg. La versione SP2, destinata alle corse, ma omologata per l'uso su strada è ancora più potente (200 CV) e ha valvole con diametro maggiorato e inclinazione tra le stesse ridotto. Tanta elettronica: ride by wire, tre riding mode per la gestione dell'erogazione e delle sospensioni, quickshifter per il cambio, antiwheeling per ridurre la tendenza all'impennata. Il sistema delle sospensioni Ohlins elettroniche semiattive riceve informazioni da una piattaforma inerziale a 5 assi. Il serbatoio e lo scarico sono in titano.
HUSQVARNA Vitpilen e Svartpilen 401
Vitpilen, in svedese, significa Freccia bianca: la naked è spinta da un motore monocilindrico 4 tempi di 375 cc, in grado di erogare una potenza massima di 44 CV, con un picco di coppia di 37 Nm. Omologato Euro 4, ha comando del gas ride by wire e corpo farfallato da 46 mm. Il telaio è a traliccio in tubi di acciaio, abbinato ad una forcella a steli rovesciati da 43 mm e ad un forcellone in alluminio con monoammortizzatore. I cerchi sono a raggi da 17” e come primo equipaggiamento montano pneumatici Metzeler M5. Medesime caratteristiche, ma pneumatici Pirelli Scorpion Rally STRs, per la Svartpilen (freccia nera) versione scrambler della media Husky.
KAWASAKI Z650
La conosciuta e apprezzata ER-6n cambia nome, ma soprattutto diventa più sportiva, non solo per via del design ispirato alla sportivissima H2R. Il motore rimane il bicilindrico parallelo bialbero a 4 valvole per cilindro di 649 cc, ma è rivisto per ottenere un'erogazione più morbida e progressiva. Un occhio di riguardo anche ai consumi: la Casa dichiara un ciclo di 23,4 km/litro. Profondamente rinnovata la ciclistica, con telaio a traliccio in acciaio, forcellone più leggero e link che lo collega al monoammortizzatore.
KAWASAKI Z900
Sostituiscel a Z800 e si avvicina alla maxinaked di Akashi la Z900: motore inedito di 945 cc, capace di 124,5 CV, telaio in tubi d'acciaio (invece di quello in alluminio della Z800) più leggero e studiato per ottenere il miglior compromesso tra rigidità e flessibilità. Il forcellone in alluminio è abbinato ad un ammortizzatore regolabile nel precarico e nell'idraulica. Anche in questo caso, come per la Z650, l'estetica è ispirata alle sportive della Casa, con linee tese e abbinamenti cromatici aggressivi.
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