ARESE - dal nostro inviato
Fca si avvicina a Hyundai. Sergio Marchionne, Ceo di Fca, a margine della presentazione del team Alfa Romeo F1 Sauber rispondendo a una domanda diretta del Sole 24 Ore ha dichiarato che con il gruppo coreano è in atto una partnership tecnica relativa a trasmissioni e sistemi di illuminazione.
«Abbiamo già una collaborazione tecnica con Hyundai. Compriamo dei componenti da loro, tra i quali delle trasmissioni che usiamo in America.
Vediamo se riusciamo a trovare altri punti di accordo, specialmente sullo sviluppo delle trasmissioni e dell'idrogeno».
Negli scorsi mesi si erano moltiplicati i rumors su una eventuale joint venture tra Fca e il chaebol coreano. «Con Hyundai - ha proseguito Sergio Marchionne - stiamo discutendo per le tecnologie, trasmissioni e idrogeno. E speriamo anche in qualcosa di più».
Più volte durante i mesi scorsi sono emersi indiscrezione di un possibile interesse di case cinesi (Geely e Great Wall) e poi, più insistenti, di un fidanzamento con Hyundai. Marchionne ha ribadito al Sole 24 Ore che non si prospetta una fusione. Tuttavia un’ipotetica integrazione tra Fca e il gruppo Hyundai è stimolante automobilisticamente parlando.
Perché l’ipotesi è intrigante
Il gruppo Hyundai Motor, attualmente al quinto posto nella classifica mondiale dei costruttori, potrebbe diventare infatti il primo car maker del mondo fondendosi con quello guidato da Sergio Marchionne. La possibilità di un eventuale interesse del gigante di Seoul era apparsa in estate su alcuni media specializzati nell'automotive e non appare infatti priva di senso logico, al contrario della sola cessione di Jeep ai cinesi paventata nei rumors estivi.
L'ipotesi di una fusione sul pacifico (già ventilata durante l'estate) è intrigante per una serie di motivi. Hyundai Motor Company, che controlla anche Kia, fa parte di un chaebol (cioè un megagruppo multisettoriale) che ha accesso facilitato non solo a grandi risorse finanziarie, ma anche a tecnologie di punta (robot industriali ed elettronica, ad esempio) e persino (questo è un punto chiave) a materie prime come l’acciaio. Hyundai Steel che è integrata in Hyundai Motors è una vera major dell'acciao. Avere la materia prima in casa è un grande asset per una casa automobilistica.
Per quanto riguarda il prodotto, un patto tra Hyundai e Fca potrebbe fare del bene a entrambi. Da una parte i coreani dispongono di piattaforme moderne (più attuali e sofisticate di quelle di Fca), motori di concezione moderna, soluzioni green che spaziano dall'ibrido all'elettrico, dal gas fino all'idrogeno. Inoltre i coreani esibiscono una gamma di modelli di ultima generazione che coprono molti segmenti e in particolare quello, cruciale, dei suv. Tuttavia i due marchi coreani, a dispetto della qualità dei prodotti (cresciuta enormemente in pochi anni) scontano un 'immagine ancora poco appetibile in alcuni mercati.
Fca, invece, ha in portafoglio marchi di grande rilevanza: Jeep, Alfa Romeo e Maserati in primis. Hyundai invece vanta una copertura commerciale globale (Hyundai e Kia sono forti anche negli Usa), centri di ricerca e di design in tutto il mondo (come quello tedesco di Rüsselsheim in Germania, nella cittadella di Opel) e fabbriche diffuse globalmente, anche in Europa (a Žilina in Slovacchia e a Nošovice nella Repubblica Ceca).
Non solo auto, non solo combustibili fossili
Sono questi ulteriori punti a favore di un'ipotetica alleanza tra le due case automobilistiche che riguarderebbe anche i veicoli commerciali. Insomma, i presupposti di sinergie tra i brand americani, italiani e coreani ci sono.
E ora Marchionne rilancia sull’idrogeno. Finora il numero uno di Fca è stato tiepido e a tratti critico verso l’ettrificazione con ioni di litio. Adesso, invece, apre alle auto a celle a combustibile, ed è un settore dove Hyundai è molto forte. Quello delle auto elettriche alimentate da fuel cell è un campo dove è attiva soprattutto Toyota e che anni fa sembrava essere promettente, ma finora gli sforzi delle case si sono scontrate con le difficoltà nel produrre e stoccare l’idrogeno.
Il gruppo coreano però ha dichiarato che al momento non ci sono contatti tra le due multinazionali.
“Hyundai non è in trattativa con FCA per una partnership sulla propulsione a idrogeno;” un portavoce della compagnia ha dichiarato a The Korea Herald.
Il gruppo coreano dunque smentisce che con Fca si possa arrivare a siglare un'alleanza tecnica che vada al di la del mero rapporto di fornitura per alcuni componenti destinati alla produzione in America.
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