Si moltiplicano i commenti degli addetti ai lavori dopo l’annuncio, arrivato durante la notte del 20 giugno in Europa, della firma di un Memorandum of Understanding fra Volkswagen AG e Ford per esplorare le possibilità di una alleanza che - si legge nella nota ufficiale - permetta di «estendere le capacità, rafforzare la competitività, e servire meglio i clienti».
Volkswagen AG e Ford hanno precisato che entrambe le aziende «stanno esplorando potenziali progetti in una serie di settori, tra cui lo sviluppo di una serie di veicoli commerciali insieme per soddisfare al meglio le esigenze in evoluzione dei clienti».
Il riferimento alla elettrificazione di un settore di importanza strategica a livello globale - quello dei mezzi leggeri e medi per il trasporto di persone e cose e che comprende mini-bus, furgoni e pick-up - è evidente, e le capacità dell’Ovale Blu in questo ambito potrebbero aiutare il Gruppo di Wolfsburg ad essere più competitivo in un ambito, quello appunto dei commerciali, dove dopo il divorzio da Daimler il settore VU di Volkswagen si è trovato ad agire senza partner per condividere investimenti, costi di progettazione e sviluppo e produzione.
Concetti questi che vanno inquadrati in una visione “planetaria” del mercato (si pensi alle posizioni di leadership di Toyota con i suoi pick-up nei Paesi extra Usa e appunto a quella di Ford nel mercato interno) ma tenendo conto delle ingenti somme di denaro necessario per elettrificare - con sistemi ibridi o 100% EV - mezzi con queste caratteristiche.
«I mercati e la domanda dei clienti stanno cambiando a una velocità incredibile - ha commentato Thomas Sedran, responsabile della strategia del Gruppo Volkswagen - ed entrambe le società hanno già posizioni forti e complementari in diversi segmenti di veicoli commerciali.
Per adattarsi all’ambiente difficile, è della massima importanza ottenere flessibilità attraverso le alleanze. Questo è un elemento centrale della Strategia 2025 del Gruppo Volkswagen. La potenziale cooperazione industriale con Ford è vista come un’opportunità per migliorare la competitività di entrambe le società a livello globale».
Nella nota ufficiale si precisa anche che «qualsiasi alleanza strategica non implicherà accordi azionari, compreso lo scambio incrociato di quote di proprietà».
© Riproduzione riservata