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Dossier Auto a guida autonoma, Toyota si allea con Softbank

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    Dossier | N. 101 articoliSpeciale guida autonoma e sistemi ADAS

    Auto a guida autonoma, Toyota si allea con Softbank

    La casa automobilistica Toyota e l'operatore giapponese delle telecomunicazioni Softbank siglano un accordo per collaborare nel settore avanzato della guida
    autonoma e nei servizi di mobilità.

    Lo hanno annunciato i rispettivi numero uno delle aziende nel corso di una conferenza di presentazione. “Con questa alleanza inizia una nuova era che
    garantirà una mobilità senza precedenti”, ha detto l'amministratore delegato di Softbank Masayoshi Son.

    GUARDA IL VIDEO / Il prototipo made in Italy: 1998, il test dell'auto italiana a guida autonoma

    In base all'accordo Softbank controllerà il 50,25% della joint venture, a cui verrà dato il nome di Monet Technologies, e Toyota il 49,75%. Il capitale sociale iniziale sarà di 2 miliardi di yen, l'equivalente di 15 milioni di euro, che verrà successivamente incrementato a 10 miliardi di yen. Toyota e Softbank puntano a introdurre il primo veicolo autonomo nella seconda metà del 2020, usando il servizio e-Palette, che riguarda un veicolo a batteria senza pilota costruito dalla Toyota. Entrambe le aziende hanno partecipazioni combinate in Uber: Softbank è il principale azionista della piattaforma di servizi per i taxi con il 15%; Toyota, invece, lo scorso agosto ha investito 500 milioni di dollari per accelerare lo sviluppo di veicoli a guida autonoma. L'accordo tra le due società giapponesi segue la recente alleanza tra General Motors e Honda.

    Gli altri giapponesi in campo
    C’è fermento in Giappone sulla guida autonoma. Honda deciso di investire 2,75 miliardi di dollari in GM Cruise Holdings, la divisione del produttore americano di auto General Motors dedicata alla guida autonoma. Stando a quanto annunciato dalle due aziende, Honda versera' immediatamente 750 milioni di dollari e altri 2 miliardi verranno pagati nel corso dei prossimi 12 anni. Con questa operazione, Honda arrivera' ad avere una quota del 5,7% in GM Cruise, la cui valutazione e' stimata in 14,6 miliardi.

    L'investimento della societa' automobilistica giapponese segue quello annunciato lo scorso 31 maggio da parte del maxi fondo della giapponese SoftBank, il Vision Fund, che investira' 2,25 miliardi di dollari in GM Cruise (in questo caso SoftBank avra' una quota in Cruise del 19,6%). Honda e GM uniscono le forze per sviluppare un veicolo a guida autonoma che puo' essere prodotto in grandi volumi dall'azienda di Detroit; una tempistica non e' stata fornita. Le due aziende valuteranno anche opportunita' per creare una rete di veicoli self-driving. GM aveva detto che con i fondi di SoftBank, Cruise avrebbe potuto lanciare un servizio di robot-taxi nel 2019. E ora con l'aiuto di Honda, il piano si fa ancora piu' concreto. Fiat Chrysler Automobiles e Waymo (divisione di Alphabet) lavorano da tempo insieme per il lancio (gia' testato) del primo servizio al mondo di taxi a guida autonoma (con minivan Chrysler Pacifica).

    Lo scenario

    La guida autonoma ed elettrificazione sono diventati due concetti chiave nel mondo dell'auto. Se fino a qualche anno fa la fantasia superava molto spesso la realtà, oggi la situazione sta gradualmente cambiando. Ad eccezione di concept car realizzate per stupire, i costruttori automobilistici e le aziende hi-tech sono al lavoro su modelli in grado di circolare in un futuro non troppo lontano sulle nostre strade. È importante sottolineare gli attori in campo perché, dopo un periodo di annunci dove doveva nascere un lungo elenco di auto a guida autonoma adesso la situazione è più chiara.

    Che la guida autonoma sia una cosa seria e non bisogna esagerare lo testimonia l'incidente mortaleprima dell’esate in Arizona con una Volvo modificata da Uber. È morta una persona e Uber ha bloccato i test della sua strana avventura in un mondo che non le appartiene.

    Tornando invece ai progetti che funzionano, con un numero sempre maggior di partnership tra costruttori e aziende hi-tech tra cui la collaborazione tra Fca e Google tramite la controllata Waymo, i produttori di tecnologia sono entrati in maniera decisa nelle quattro ruote realizzando software e hardware utili alla guida senza conducente. Oltre ai modelli già dotati di guida autonoma di livello 3, distinzione realizzata dalla Sae che vi spieghiamo nella tabella, sono diversi i test su strada di vetture di livello 4 tra cui troviamo quello con protagonista la Hyundai Nexo con alimentazione fuel cell.

    Il test effettuato dal costruttore coreano si è svolto su un percorso di circa 190 chilometri ad una media di 100-110 km/h, la massima velocità consentita sulle autostrade coreane, e rappresenta un vero record per i test su strada aperta al pubblico. È importante ricordare come ad oggi, in Italia e all'estero, sia vietato utilizzare vetture senza l'apporto umano, rendendo così inutilizzabile la guida autonoma di livello presente (ma non disponibile) sulle nuove Audi A7 Sportback e A8.

    Abbandonando per un attimo i modelli pronti all'uso, al Salone di Ginevra non sono mancati i veicoli dove il guidatore non è più necessario.
    Tra i vari concept spicca, soprattutto per le maxi dimensioni, la concept Renault EzGo. Più simile ad un van elettrico sei posti, è mosso dalla propulsione elettrica e si può muovere in totale autonomia: una sorta di people mover degli anni che forse verranno. Ma il futuro reale è rappresentato da proposte come quella di Volkswagen che gioca la partita dell'auto alla spina preannunciando l'ampliamento della gamma di prototipi I.D. con la concept Vizzion full-electric da oltre 600 km di autonomia e a guida autonoma di livello 5, mentre Audi insieme alla nuova A6 e alla ristilizzata Tt lancia la e-tron suv a emissioni zero , in attesa di scoprire modelli sportivi a zero emissioni come la E-tron GT attesa nel 2020.

    Proprio Volkswagen ha annunciato che entro la fine del 2022 16 fabbriche saranno dedicate alla produzione di veicoli elettrici, necessarie per la produzioni di tre milioni di mezzi all'anno dal 2025.

    Passando dalla Germania al Giappone Nissan lancia sulla mobilità sostenibile con il concept IMx Kuro. Si tratta della rivisitazione di un prototipo di suv elettrico a lunga autonomia che già visto al salone di Tokyo lo scorso anno, che si presenta aggiornato soprattutto nelle ipotesi per la tecnologia di bordo che fanno leva su futuribili soluzioni B2V (Brain To Vehicle) in grado di leggere il pensiero dell'automobilista grazie ad uno speciale casco.
    Tra le nuove proposte che uniscono visioni future e motori a zero emissioni spicca la concept Venere, progettata dalla torinese Idea e realizzata dal Gruppo cinese Lvchi con una produzione di 500 esemplari all'anno partire dal 2019 e fino al 2021. Parlando delle presentazioni più adatte ai nostri tempi, Harman Audioworx è una piattaforma aperta audio aperta che consente un'esperienza altamente personalizzata per quanto riguarda l'acustica e l'elaborazione del segnale. L'azienda americana acquistata da Samsung ha presentato anche sono due soluzioni (Configurabile Entertainment e Summit) basate sulla piattaforma software Harman Audiowox che includono nuove personalizzazioni e impostazioni connesse al cloud in grado di essere legate all'utente e non al solo mezzo.

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