L'alleanza tra Volkswagen e Ford si avvicina. La conferma della collaborazione tra i due gruppi verrà annunciata martedì 15 gennaio al Salone di Detroit. Come precedentemente affermato dai due brand, non ci saranno fusioni o partecipazioni societarie ma una profonda collaborazione su temi come elettrificazione, guida autonoma, connettività e veicoli commerciali. Se l'accordo sui “mezzi da lavoro” era già stato confermato lo scorso giugno, a Detroit potrebbero essere rilasciate informazioni sulla condivisione della piattaforma Volkswagen MEB (ovvero il nuovo punto di partenza dei modelli elettrici) con le future novità a marchio Ford. Altro punto di contatto sarà lo sviluppo di modelli a guida autonoma, scelta quasi obbligata visto gli investimenti miliardi necessari. Un'alleanza permetterebbe a Ford di raggiungere l'obiettivo di raddoppiare i margini di profitto globali al lordo dell'8% entro il 2020, rispetto al 4,4% nel terzo trimestre del 2018.
Il motivo di questa operazione è legata all'esigenza di Ford di poter contare su nuove piattaforme senza però dover investire miliardi di dollari, scelta quasi obbligatoria a fronte di una situazione economica tutt'altro che rosea. Se nel Nord America i profitti nel terzo trimestre sono saliti del 7,5%, pari a 1,96 miliardi di dollari (facendo alzare il titolo del 10%) complessivamente l'utile netto è calato del 37% e il risultato operativo ante imposte è sceso del 27%. Lasciando gli Stati Uniti la situazione peggiora notevolmente, con 152 milioni di dollari persi in Sud America per un totale di 4 miliardi dal 2012. In Europa? Meno 245 milioni, che scendono a 208 in Cina. Numeri che significano l'addio all'obiettivo di raggiungere un margine dell'8% entro il 2020.
A fronte di questi numeri l'amministratore delegato della Ford, Jim Hackett, nei mesi precedenti ha accennato al progredire delle possibili partnership con Volkswagen e Mahindra oltre a sottolineare la ristrutturazione in atto da 11 miliardi di dollari. La piattaforma Volkswagen MQB sotto la carrozzeria della futura Focus potrebbe quindi diventare realtà, almeno secondo diversi analisti. La scelta sarebbe quasi obbligatoria per salvare la media americana. Stessa sorte anche per la nuova Fiesta, abbinata alla piattaforma MQB A0 utilizzata da Polo e dalla recentissima T-Cross. In cambio Ford fornirebbe al gruppo di Wolfsburg il proprio know-how per pick-up e veicoli commerciali. La collaborazione potrebbe andare oltre, spingendosi alla nuova piattaforma Meb – sviluppata per la trazione elettrica – e anche sulla MLB Evo necessaria a Ford per i modelli americani con motore trasversale.
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