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Dossier | N. 46 articoli Speciale Salone di Ginevra 2019, tutte le novità in vetrina

Ferrari, la F8 Tributo sarà seguita da altri quattro nuovi modelli nel 2019

Mai prima d'ora si era prospettata un'annata così densa di novità in casa Ferrari. La prima, com'è ormai noto, è stata svelata in ossequio a una consolidata tradizione tradizione al salone di Ginevra. È la F8 Tributo, che prende il posto della 488 Gtb ed è spinta da un V8 sovralimentato con 720 cv, con una potenza specifica di ben 185 cv/litro. Un valore da record. A Ginevra sono stati annunciatiil prezzo, 236mila euro, e l'inizio delle consegne: il prossimo ottobre.

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Ma a Ginevra non è stata solo completata la carta d'identità di questa Ferrari, che il Cavallino definisce disegnata attorno all'hyper-V8 ma, in un incontro a margine del reveal della F8 Tributo sullo stand, sono stati presentati alcuni significativi tratti della road-map definita dal brand.

Il primo è ormai vicino, poiché riguarda il debutto della prima Ferrari ibrida non legata a una serie in tiratura limitata. Quindi, la prima Ferrari elettrificata di normale produzione. Come ha riferito Louis Camilleri, amministratore delegato della Ferrari, l'esordio è previso a maggio, mentre l'avvio della vendita avverrà nel 2020. Ma non è tutto, poiché a questo nuovo modello entro la fine di quest'anno ne seguiranno altri tre. In pratica, partendo da questi giorni si vedrà una Ferrari nuova ogni due mesi nel corso del 2019. E se questi sono i presupposti viene da chiedersi cosa accadrà negli anni a seguire, fermo restando che è stato rivelato che il suv in formato Ferrari, ovvero la Purosangue, si vedrà nel 2022.

Intanto, l'allargamento dello schieramento stravolgerà la gamma del Cavallino e si articolerà sia affiancando ai tradizionali V8 e V12 anche un V6 sia sviluppando architetture inedite. Alcune saranno destinate ai modelli a propulsione convenzionale, altre tenendo in considerazione l'elettrificazione. Conseguentemente, Ferrari termiche ed elettriche avranno personalità che le posizioneranno in maniere differenti. In questo contesto potrebbero, ma il condizionale va ben sottolineato, anche aprirsi scenari inediti, totalmente esclusi in passato. Per esempio, un modello a quattro porte che Camilleri non ha messo drasticamente fuori dai giochi affermando “mai dire mai”. Lo stesso Ad, rispondendo a una precisa domanda ha anche spiegato che, per il momento, il brand non punta tanto sull'incremento dei volumi produttivi quanto su quello dei ricavi.

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