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Dossier | N. 94 articoli Speciale Formula E: gare, macchine e tecnologia

Polegato (presidente Geox): la Formula E piattaforma per testare nuove tecnologie

Mario Moretti Polegato è fondatore e presidente di Geox. Il Sole 24 Ore lo ha sentito per sapere di più circa l'impegno di Geox in Formula E con il team Geox Dragon.
Dottor Polegato ci dica: perché una società che opera nel campo del lifestyle crede in questa formula motoristica tanto da unire il proprio nome a un team in gara e a diventare naming partner dell'e-prix di Roma?

Innanzitutto una premessa. La nostra è un’azienda grande, una multinazionale che opera in 115 Paesi al mondo, con più di mille negozi monomarca, oltre 30mila addetti nel mondo ed è la più grande società italiana e una delle più grandi nel mondo nel settore del lifestyle. Geox è un marchio globale. Quindi, tutti noi siamo orgogliosi di essere a Roma nei prossimi giorni dopo essere stati con il team Geox Dragon agli altri ePrix.

Perché siamo stati attratti dalla Formula E? Per tre ragioni. La prima è che vogliamo far conoscere l'emozione della Formula E nel nostro Paese: siamo un’azienda italiana nata da una formula tecnologica, “la scarpa che respira”. Oggi abbiamo deciso di dare un contributo alla ricerca e in prospettiva alla diffusione dell'auto elettrica, i cui vantaggi sono innanzitutto ambientali: finalmente, poter respirare aria sana e pulita nelle città.
Il secondo vantaggio di questa nuova era dell'auto elettrica è che questa crea una formula economica eccezionale. Potrà cambiare la vita di molte persone e famiglie. Inoltre con il sistema elettrico possiamo ricreare il silenzio della natura, e questo sarebbe un sogno!

Ed infine si crea nuovo valore per il territorio sul concetto della sostenibilità. La Formula E non è solo una gara, ma è una piattaforma competitiva in cui vengono testate le nuove tecnologie che contribuiscono al perfezionamento dei veicoli elettrici, e accelerano la produzione di questo tipo di macchine.
Geox vede il futuro nel presente. Il mondo è cambiato: le persone ora hanno una maggior consapevolezza dei problemi ambientali, a partire dal surriscaldamento del pianeta. Nei giorni scorsi abbiamo visto manifestazioni di giovani di tutto il mondo per poter avere un mondo più vivibile.

E entrando nello specifico, come vive Geox la propria presenza in un settore sportivo particolare come la Formula E?
Molte persone che non conoscono ancora la Formula E si chiedono quali siano le prestazioni di queste vetture. Queste auto hanno quasi la stessa velocità delle Formula 1, e anche più in generale le prestazioni sono simili. Naturalmente correndo su circuiti cittadini ci sono delle chicane e delle curve che limitano la velocità delle auto di Formula E.

Quest'anno vediamo in gara tanti team, e anche un team italiano, il nostro, che si chiama Geox Dragon, con i nostri due piloti, José Maria Lopez e Felipe Nasr. Dragon nasce da una combinazione tra una casa italiana, che siamo noi, e una scuderia americana che fa capo a Jay Penske, il cui padre Roger ha vinto per 15 volte a Indianapolis. Parliamo quindi di gente esperta, che conosce il mondo delle gare e siamo quindi fiduciosi di poter ottenere buoni piazzamenti. E sottolineo: noi non siamo semplicemente sponsor, siamo partner di questo team. Team che è anche un laboratorio esterno per i nostri prodotti: abbiamo progettato per questi piloti un sistema di traspirazione delle suole particolare che si chiama Aerantis: i piloti sono soggetti a un surriscaldamento dovuto all'autovettura e anche a fattore psicologico. Sappiamo infatti che quando siamo in tensione abbiamo la temperatura corporea che si alza e i palmi delle mani e dei piedi umidi.
La tecnologia Aerantis è già stata commercializzata in alcuni modelli delle nostre scarpe a disposizione di tutti coloro che vorranno provarle. Il consumatore conosce le scarpe Geox come quelle che sulla suola hanno i “buchini”, e quindi permettono la traspirazione. Nelle Aerantis invece, nella suola abbiamo una rete che aumenta la superficie di traspirazione. Anche visivamente si vede che questa scarpa è diversa dalle altre.

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