Parte la fase attuativa del Piano programmatico che il Gruppo Fca ha riservato al brand di lusso Maserati. In primo luogo la Casa del Tridente sarà il primo brand del Gruppo italoamericano ad utilizzare la tecnologia di guida autonoma sviluppata insieme col partner Bmw.
La nuova tecnologia consentirà l'impiego di funzioni di guida assistita, anche se non sono state ancora chiarite le tempistiche di impiego sui modelli Maserati. Come è noto l'iniziativa è il risultato di un accordo siglato nel 2017, da Fca insieme a Bmw, Intel e Mobileye per lo sviluppo della guida autonoma di livello 3, 4 e 5.
La partnership ha come obiettivo quello di sfruttare risorse e competenze dei quattro diversi partner, ma anche lo sviluppo congiunto di una futura piattaforma tecnologica. Da una conferma ad un'altra. In questo caso quella che prevede che i motori Maserati non saranno più prodotti dalla Ferrari.
In attesa che la fornitura di unità motrici si esaurisca non prima del 2021 o al più tardi l'anno successivo, i tecnici del Tridente si sono messi subito al lavoro per realizzare, secondo le prime indiscrezioni, un nuovo motore benzina a 4 cilindri di 2.000 cc che sarà disponibile in due diverse forme di ibridizzazione: la prima più leggera o un mild hybrid e una di più alto libello, l'ibrido plug-in con batterie ricaricabili e in grado, dunque, di garantire il funzionamento solo in elettrico per interessanti tratti chilometrici.
Pare che il sistema mild hybrid dovrebbe offrire oltre 300 cv, mentre molto di più dovrebbe essere la “cavalleria” della versione plug-in. Il nuovo 2.000 cc ibrido sarà montato sia sulla rinnovata berlina Ghibli, prevista probabilmente in arrivo nel 2020, ma anche per l'inedito suv “medio” che dovrebbe debuttare l'anno seguente.
Del resto il programma di elettrificazione di Maserati è espressamente indicato nell'ampio piano industriale presentato da Fca più o meno un anno fa: entro il 2022, infatti, il brand del Tridente dovrebbe lanciare 8 versioni ibride, ma anche 4 elettriche, necessarie soprattutto per diminuire le emissioni di CO2 e rispettare così le sempre più severe normative europee.
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