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Dossier Volvo e Uber, in arrivo XC90 a guida autonoma

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    Dossier | N. 101 articoli Speciale guida autonoma e sistemi ADAS

    Volvo e Uber, in arrivo XC90 a guida autonoma

    (Foto Ap)
    (Foto Ap)

    Uber non molla e rilancia sulla guida con Volvo. Le autonomous car della società americana era da un po' che non salivano agli onori della cronaca, anzi erano spariti dopo il drammatico incidente del marzo 2018 e i test effettuati con Volvo erano stati sospesi.

    Ora la svedese (di proprietà della cinese Geely) e l'azienda californiana che, va ricordato non è un hi-tech company ma una società che gestisce un servizio di mobilità con autovetture, dicono di aver pronta la vettura a guida autonoma. Si tratterebbe di una Volvo XC90 in grado di guidarsi da sola grazie al sistema di guida autonoma messo a punto da Uber. Il suv svedese di serie è equipaggiato con funzioni di sicurezza essenziali che hanno consentito all'azienda californiana di installare il proprio sistema a guida autonoma con estrema facilità, aprendo la strada all'eventuale futura introduzione di vetture con guida autonoma nella propria flotta per arrivare a offrire un servizio di ride sharing senza autista.

    Le caratteristiche principali dell'auto di produzione pronta per la guida autonoma di Volvo includono diversi sistemi di backupper l'impianto sterzante e frenante, oltre a un'alimentazione di riserva per la batteria. La vettura è stata progettata in modo tale da garantire che, in caso di guasto di uno dei sistemi primari per qualsiasi motivo, i sistemi di backup si attivino immediatamente per arrestare la marcia del veicolo.

    Oltre ai sistemi di backup di Volvo integrati a bordo della vettura, quest'ultima è dotata di una serie di sensori che consentono al sistema a guida autonoma di Uber di operare e compiere manovre nei contesti urbani.
    Il veicolo di produzione in grado di operare in modalità di guida autonoma rientra nell'accordo commerciale che Volvo ha stipulato con Uber nel 2016 per la fornitura di decine di migliaia di vetture-base pronte per la guida autonoma negli anni a venire.

    Dal canto suo, Volvo ha deciso di credere nella collaborazione con Uber perché convinti che la tecnologia di guida autonoma consentirà di migliorare la sicurezza, base su cui si fonda l'attività del costruttore svedese.
    Dall'altra parte, Uber crede sia fondamentale la collaborazione con Volvo in quanto società di calibro e in grado di sviluppare una flotta di vetture a guida autonoma.

    Volvo Cars prevede di utilizzare un concetto costruttivo simile a quello della vettura-base di Uber per l'introduzione delle sue future automobili con guida autonoma, prevista per l'inizio della decade 2020. Fra le tecnologie che verranno introdotte sulla prossima generazione di modelli Volvo, basata sull'architettura Spa2, ci saranno anche sistemi concepiti per consentire la guida autonoma del veicolo senza la presenza di un conducente in aree predeterminate, come ad esempio autostrade e tangenziali.

    Ricordiamo che Uber ha siglato circa due anni fa un accordo con Volvo per 24mila suv XC90 da Volvo. L'obiettivo? Preparare la sua flotta di auto potenzialmente capaci di funzionare senza conducente. Uber all'epoca affermo di voler acquistare le vetture tra il 2019 e il 2021.
    Adesso pare dunque giunto il momento di far fede agli impegni presi.
    L'intera operazione era tuttavia apparsa dubbia: la tecnologia per l'auto senza guidatore è ancora immatura. Attualmente il massimo dell'autonomia possibile è il livello 3 in una scala da 1 a 5 secondo la classifica della Sae ed è ottenuta con modelli come la nuova Audi A8 che però sono “depotenziati” al livello 2 per questioni normative.

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