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Auto, mercato fermo: in Europa a maggio stabili le immatricolazioni

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Auto, mercato fermo: in Europa a maggio stabili le immatricolazioni

In stagnazione il mercato dell’auto in Europa. Questo almeno quanto emerge dal trend delle immatricolazioni registrato nei 28 Paesi dell’Unione europea e nell’area Efta nel mese di maggio. Il numero di nuove autovetture registrate è a quota un milione e 443.708 unità, sostanzialmente ai livelli di un anno fa, visto che la variazione registrata dall’Acea è minima, pari allo 0,04%. Una performance che porta il bilancio dei primi cinque mesi dell’anno a 6,9 milioni di immatricolazioni, in calo del 2% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.

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Le vendite del mese scorso fanno segnare un calo dell’1,9% ai tedeschi di Volkswagen – tra i marchi crescono Skoda e Seat – accanto ai francesi di Renault che perdono 4 punti. Bene invece Psa, grazie soprattutto alle performance di Citroen, mentre Fca perde l’8,3% di immatricolazioni, sebbene con oltre centomila vetture vendute nel mese migliori rispetto ad aprile e a marzo. Per il Lingotto – tra i brand cresce soltanto Lancia, con 30.400 immatricolazioni nell’anno e crescita record del 30,8% – il risultato da gennaio si attesta su un calo dell’8,6% e su una quota di mercato pari al 6,5%, dopo Hyundai e prima di Bmw.

I coreani crescono nel mese del 2,3%, ancora più marcato il buon risultato dei tedeschi di Bmw grazie alle vendite del brand della casa. Ford perde il 4,5% delle immatricolazioni sul 2018 mentre il Gruppo Daimler chiude il mese in stallo, sebbene le vendite di Smart crescano del 2,2%. Toyota fa un balzo del 12,1% il mese scorso e si attesta intorno ad una quota di mercato del 55.

L’andamento dei primi mesi dell’anno porta il Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano a ipotizzare per il 2019 vendite per 15,2 milioni di vettuire, sotto la quota dei 16 milioni raggiunta nel 2007, prima dell’inizio della crisi. A pesare su un mercato poco vivace sono da un lato le condizioni economiche generali, ma anche la frenata delle motorizzazioni diesel, ormai strutturale, che spinge «molti automobilisti a rinviare la sostituzione dei loro vecchi diesel in mancanza di soluzioni alternative, per loro pienamente soddisfacenti in termini di economia di gestione e di flessibilità di impiego» sottolinea Quagliano.

L’ultima elaborazione dell’Anfia rivela che nel primo trimestre 2019 il mercato delle auto diesel in Europa è calato del 18%, mentre le auto a benzina sono cresciute soltanto del 3,1%. «Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa, dopo l’aumento medio nel 2018 del 28% – fa sapere l’Associazione delle imprese della filiera automotive italiana – registra a gennaio-marzo una crescita del 27%, con 376mila vendite e una quota del 9,1%».

In questo quadro la Germania, il principale mercato europeo, a maggio mette a segno una crescita del 9,1%, condizionata anche dal calendario, con un risultato nel periodo a +1,7%, e la Francia cresce dell’1,2%, con un pareggio da gennaio. Nel Regno Unito le immatricolazioni calano del 4,6% in maggio e del 3,1% nel periodo gennaio-maggio mentre la Spagna perde il 7,3% di immatricolazioni. Frenata dell’1,2% per l’Italia.

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