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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2011 alle ore 16:46.

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Se ci sarà la corsa a registrare nuove imprese nel Mezzogiorno è impossibile dirlo ora. Di sicuro il decreto sviluppo riconosce una via privilegiata ai datori di lavoro di nuova costituzione per la richiesta del bonus assunzioni nelle aree svantaggiate. La marcia in più per i neoimprenditori riguarda il meccanismo di calcolo dell'agevolazione: a differenza degli imprenditori già costituiti, per i nuovi datori di lavoro (qualificati come tali a decorrere dal mese successivo a quello dell'entrata in vigore del decreto sviluppo) ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato costituisce incremento della base occupazionale, non essendo possibile il raffronto con la media di riferimento dei dodici mesi precedenti.

Un'agevolazione ulteriore relativa a un beneficio già di per sé piuttosto invitante per la platea dei datori di lavoro: non solo i titolari d'impresa e i lavoratori autonomi, ma anche le società di capitali, di persone, cooperative, enti pubblici e privati, liberi professionisti e persone fisiche residenti nei territori agevolabili.

Il decreto sviluppo, approvato dal Consiglio dei ministri la settimana scorsa, prevede la concessione di un bonus fiscale per ogni nuovo lavoratore che sarà assunto a tempo indeterminato nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sardegna e Sicilia) nei 12 mesi successivi all'entrata in vigore dello stesso.

Per ciascun lavoratore assunto, qualificabile come "lavoratore svantaggiato" o "lavoratore molto svantaggiato", si avrà diritto a un credito di imposta pari al 50% dei costi salariali sostenuti nei 12 mesi successivi all'assunzione (in ipotesi di lavoratore svantaggiato) o nei 24 mesi successivi all'assunzione, nel caso di lavoratore molto svantaggiato. In base alla normativa comunitaria cui la norma fa rinvio, sono "lavoratori svantaggiati" coloro che presentano una delle seguenti condizioni: sono privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, sono privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, hanno più di 50 anni di età, vivono soli con una o più persone a carico, sono occupati in professioni o settori con elevato tasso di disparità uomo-donna, sono membri di una minoranza nazionale. Sono, invece, "molto svantaggiati", i lavoratori senza lavoro da almeno 24 mesi.

In entrambi i casi, sarà necessario assumere la nuova unità lavorativa con contratto a tempo indeterminato, anche nella formula del part-time. In quest'ultima eventualità, il bonus potrà essere riconosciuto in proporzione alle ore prestate rispetto a quelle previste dal contratto collettivo nazionale di riferimento. La stipula di un contratto a tempo determinato, invece, sebbene riferito a un lavoratore svantaggiato o molto svantaggiato, non dà alcun diritto al beneficio.

Il meccanismo di calcolo dell'agevolazione spettante non è nuovo. Come per le passate edizioni del bonus, bisognerà considerare l'effettivo incremento occupazionale realizzato. Pertanto, il credito di imposta è determinato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato mediamente occupati nei dodici mesi precedenti l'arco temporale di applicazione del beneficio. Solo se tale differenza è maggiore o uguale al numero delle nuove assunzioni effettuate si avrà diritto al bonus per tutti i neoassunti, in caso contrario il beneficio spetterà solo per le unità pari alla differenza calcolata.

Qualora a seguito della verifica mensile del credito spettante, la differenza si mostrasse uguale a zero, nessun bonus potrà essere riconosciuto al contribuente.

Un'eccezione, come detto, è prevista per i datori di lavoro di nuova costituzione, per i quali ogni lavoratore assunto a tempo indeterminato costituisce incremento della base occupazionale. In tutti i casi, l'incremento della base occupazionale dovrà essere considerato al netto delle eventuali diminuzioni occupazionali verificatesi in società controllate o collegate o che fanno capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto. Sono previste anche ipotesi di decadenza, ad esempio il numero complessivo dei dipendenti non potrà mai essere inferiore o uguale alla media di riferimento rilevata nei 12 mesi precedenti.


Il calcolo

Caso 1

• Un'impresa di piccole dimensioni, operante nel settore industriale con sede in Campania, provvede ad assumere due "lavoratori svantaggiati", con almeno uno dei requisiti previsti dalla legge: essere senza lavoro da almeno sei mesi, senza diploma o over 50. Svantaggiato è anche un lavoratore che vive con una o più persone a carico, è occupato in professioni o settori con elevato tasso di disparità uomo-donna, o è membro di una minoranza nazionale.

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