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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2011 alle ore 17:23.

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Modellare 28 profili iperqualificati capaci di muoversi all'interno di sei aree ad alta tecnologia. Parte da qui la sfida degli Its, i 58 Istituti tecnici superiori che debutteranno a settembre con l'obiettivo di offrire una strada in più ai giovani neodiplomati.

Un'opzione alternativa alla laurea triennale che punta ad arginare il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, per creare occupazione giovanile valorizzando le peculiarità del territorio e le richieste delle imprese.

Ampio il parterre dei soggetti coinvolti: 16 regioni, 110 istituti tecnici e professionali, 200 imprese, 67 tra università e centri di ricerca, 87 poli di alta formazione.

«I profili sono stati individuati - spiega Anna Laura Marini, dirigente all'Ufficio istruzione tecnico-professionale del Miur - selezionando tra le oltre cento proposte arrivate dalle Fondazioni che governano gli Its: lo sforzo è stato quello di individuare dei percorsi di studio a forte occupabilità e riconosciuti a livello europeo, che gli Istituti potranno declinare sul territorio».

Nel carnet delle professioni high-skill troviamo, ad esempio, il tecnico per la manutenzione di aeroplani, il controller della filiera agroalimentare, l'esperto di meccatronica e il perito per l'uso efficiente dell'energia. Il dettaglio completo dei nuovi curricula è nel regolamento operativo degli Its, messo a punto in un decreto dal Miur e ora al vaglio del ministero del Lavoro, che precisa anche i requisiti di accesso dei percorsi biennali in partenza a settembre, tutti rigorosamente a numero chiuso, con un tetto di 25 studenti. A chi parteciperà alle selezioni sarà richiesto di dimostrare un buon livello di conoscenza della lingua inglese e un'ottima abilità informatica.

Nei due anni di corso (nella tabella a sinistra l'elenco completo degli istituti capofila degli Its), metà della didattica sarà organizzata da insegnanti provenienti dal mondo delle imprese e un terzo dell'orario sarà "assorbito" dai tirocini in azienda, come annunciato la scorsa settimana da Mariastella Gelmini, ministro dell'Istruzione (si veda il Sole 24 Ore del 25 maggio).

In attesa del via libera interministeriale al regolamento operativo, molti Its hanno cominciato a farsi conoscere nelle scuole. Tra i più attivi l'Istituto lombardo mobilità sostenibile, che avrà sede direttamente nell'aeroporto di Malpensa. Uno dei pochi che riuscirà ad attivare due percorsi di studio: il primo battezzerà i nuovi tecnici superiori per la manutenzione degli aeromobili; il secondo, invece, i tecnici di linea di montaggio per le costruzioni aeronautiche.

Tra i partner, gli Istituti Ponti di Gallarate e Maxwell di Milano, l'università Liuc, le aziende Agusta, Neos e Air Vergiate. «La messa a punto dei percorsi - spiega Paolo Migliavacca, docente al Maxwell - è frutto di dieci anni di collaborazione con le imprese aeronautiche e meccaniche, che ci ha permesso di registrare il grande bisogno del mercato di figure con competenze specifiche che un normale diploma non offre».

Punta a innovare nel tessile, invece, l'Its sistema moda di Biella, sostenuto dall'Unione degli industriali. «La fase acuta della crisi - sottolinea Pier Francesco Corcione, direttore dell'Unione biellese - sembra passata, le aziende che stanno ricominciando ad assumere sono alla ricerca di professionalità specifiche, per questo per i giovani è fondamentale passare dalla teoria alla pratica. Come associazione stiamo cercando di sensibilizzare gli imprenditori per un maggior coinvolgimento nei progetti con le scuole: per preservare know how e tradizioni bisogna investire non solo denaro, ma anche disponibilità di tempo».

Si sono, invece, uniti in rete per farsi conoscere nelle scuole i tre Its pugliesi, attivi nel campo della meccanica/meccatronica, aerospazio e sistema alimentare. «Abbiamo avviato una rivoluzione culturale per imprese e scuola – commenta Lucia Scattarelli, presidente della fondazione Cuccovillo sulla meccanica e meccatronica – per andare incontro ai bisogni delle piccole imprese: i ragazzi però devono imparare a investire su se stessi». A disposizione, nella sede di Bari, 40 posti. «Ci sarà una dura selezione in estate - avverte Scattarelli - con domande su competenze specifiche di informatica, matematica e disegno tecnico».
L'asticella è alta anche all'Its Albatros di Messina: per gli aspiranti controller della filiera agroalimentare sarà necessario dimostrare il livello B2 di lingua inglese e l'Ecdl advanced per l'informatica.

A Siena, infine, si lavora per l'Its "Energia e ambiente", che organizzerà il primo corso biennale sui temi dell'uso efficiente dell'energia e della generazione da fonti rinnovabili. «Al corso - spiega la preside Emanuela Pierguidi - potranno accedere i diplomati che, disponendo di adeguati prerequisiti, supereranno una selezione volta a privilegiare capacità, merito e motivazione».

L'elenco degli istituti tecnici superiori

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