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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2011 alle ore 11:11.

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2012
65 anni - PENSIONE DI VECCHIAIA PER LE DONNE PUBBLICO IMPIEGO
Per le donne della pubblica amministrazione, scatta l'aumento del requisito di età per l'accesso alla pensione di vecchiaia. Da gennaio sarà necessario il compimento dei 65 anni, contro i 61 richiesti fino al 31 dicembre 2011 (quindi le nate nel 1950). Nel 2012, di fatto, ci sarà un blocco di quattro anni delle pensioni di vecchiaia: le prime a poter lasciare il lavoro con la pensione di vecchiaia saranno, nel 2016, le donne del pubblico impiego nate nel 1951. Nulla cambia, per ora, per le donne del settore privato, dipendenti e autonome
45% e 0% - STOP ALLA RIVALUTAZIONE PER IL RECUPERO DEL TASSO DI INFLAZIONE
Il meccanismo automatico di rivalutazione delle pensioni, strumento necessario per difendere (almeno in parte) il potere d'acquisto delle pensioni a causa dell'aumento dell'inflazione, sarà applicato integralmente solo agli assegni di importo inferiore a 3 volte la pensione minima Inps (circa 1.428 euro lordi mensili). Per le pensioni di importo compreso tra tre e cinque volte la pensione minima Inps – cioè tra circa 1428 e 2.380 euro lori mensili – l'indicizzazione sarà limitata al 45% dell'aumento del costo della vita. Nei casi di assegni superiori a 2.380 euro la rivalutazione sarà completamente azzerata. La riduzione e il blocco operano anche nel 2013

2013
97 e 98 - ULTIMO SCALINO PER L'AUMENTO DELLE QUOTE
Dal 1° gennaio aumentano nuovamente i requisiti per la pensione di anzianità. I lavoratori dipendenti, per lasciare anticipatamente il lavoro – sommando età anagrafica e anzianità contributiva – devono raggiungere quota 97, con il vincolo di avere compiuto almeno 61 anni. I lavoratori autonomi, per lasciare anticipatamente il lavoro devono invece raggiungere quota 98, con il vincolo di avere compiuto almeno 62 anni di età. Si tratta dell'ultimo aumento delle quote per la pensione di anzianità. Resta invece invariata la regoal che consente di accedere al pensionamento anticipato con 40 anni di contributi a prescindere
dall'età.
60% - AGGIORNAMENTO DEI COEFFICIENTI PER IL CALCOLO DELLA PENSIONE
Dal 1° gennaio saranno adeguati i coefficienti di trasformazione necessari per determinare l'importo della pensione con il sistema contributivo e con il sistema misto. Dopo la riforma approvata con la finanziaria del 2008, i coefficienti, che variano in funzione dell'età del lavoratore al momento della pensione e che si applicano al montante contributivo (vale a dire la somma rivalutata dei contributi accumulati dal lavoratore), devono comunque garantire un assegno pari al 60% dell'ultimo stipendio. L'adeguamento dei coefficenti avrà cadenza triennale.

2014
+3 mesi - I REQUISITI SI ADEGUAMENTO ALLA SPERANZA DI VITA
Scatta per la prima volta il meccanismo che consentirà di adeguare periodicamente i requisiti anagrafici per l'accesso al pensionamento. Il sistema avrebbe dovuto debuttare nel 2015, ma la manovra di bilancio varata dal governo ne ha anticipato l'applicazione a quest'anno. Per la prima applicazione, l'incremento – la stima del governo – dovrebbe essere di 3 mesi. Quindi, per la pensione di vecchiaia serviranno 65 anni e 3 mesi (60 anni e 3 mesi per le donne del settore privato); per l'anzianità la quota dei dipendenti salità a 97 e 3 mesi, con almeno 61 anni e 3 mesi di età (uno in più sia di età che per la quota per gli autonomi).

2016
+3(+3) mesi - NUOVO ADEGUAMENTO ALL'AUMENTO DELLA SPERANZA DI VITA
Scatta per la seconda volta il meccanismo che consentirà di adeguare periodicamente i requisiti anagrafici per la pensione, in base all'incremente della speranza di vita. Si tratta di un adeguamento in "deroga", due anni dopo il primi effettuato nel 2014, per rendere uniforme questa operazione a quella per l'aggiornamento triennale dei coefficienti di trasformazione delle pensioni. Il governo stima che l'incremento legato a questo secondo adeguamento dovrebbe essere di 3 mesi. Quindi, per la pensione di vecchiaia serviranno 65 anni e 6 mesi (60 anni e 6 mesi per le donne del settore privato); per l'anzianità la quota dei dipendenti salità a 97 e 6 mesi, con almeno 61 anni e 6 mesi di età (uno in più sia di età che per la quota per gli autonomi). Insieme all'aumento dei requisiti, è anche previsto l'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione delle pensioni

2019
+4(+6) mesi - TERZO ADEGUAMENTO ALL'AUMENTO DELLA SPERANZA DI VITA
Scatta per la terza volta il meccanismo che consentirà di adeguare periodicamente i requisiti anagrafici all'aumento della vita media. E' la prima volta che si applica su base triennale. In questo caso – sempre secondo le stime del governo – l'incremento dovrebbe essere di 4 mesi, che sommati però ai 6 dei due precedenti aumenti, portano l'incremento a un totale di 10 mesi. Insieme all'aumento dei requisiti, sia per la vecchiaia sia per l'anzianità, è anche previsto l'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione delle pensioni

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