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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2012 alle ore 19:57.
Cresce in Italia l'autostop a portata di click. Si tratta del car pooling, fino a poco tempo fa una raffinatezza da mobility manager di grandi aziende che incentivavano i dipendenti a condividere l'auto negli spostamenti casa-lavoro. Negli ultimi mesi, complice la crisi e i prezzi dei carburanti alle stelle, è diventato un nuovo modo di viaggiare giovane e tecnologico.
C'è chi lo propone per i pendolari penalizzati da traffico e cantieri come Autostrade per l'Italia (www.carpoolingautostrade.it) o per chi vuole raggiungere grandi eventi (www.carpoolingautostrade.it/eventi) e chi punta ai giovani globe-trotter come Postoinauto.it o roadsharing.it, siti presi d'assalto durante l'emergenza del vulcano islandese dell'aprile 2010, ma molto consultati anche durante i periodi di vacanza e, ultimamente, perfino per gli spostamenti in vista del referendum. Infine, sono diversi e ormai molto diffusi i portali legati a realtà specifiche regionali o aziendali, come quello nato tre anni fa a Bergamo e poi esteso a tutta la Lombardia (www.carpoolinglombardia.it), oggi usato in particolare dai dipendenti di Italcementi oppure quello recentissimo pensato per i dipendenti Fiat di Mirafiori e gestito dalla società Muoversi di Milano.
A fare la differenza è stata la ricerca della massima sicurezza per gli utenti che, incontrandosi in rete, decidevano di condividere un percorso in macchina. Un problema che all'inizio aveva creato un velo di diffidenza in particolare da parte delle donne, ma è stato risolto dalla maggior parte dei siti grazie alla tecnologia: a parte la richiesta di una serie di dati a chi offre e a chi accetta il passaggio, il web solitamente registra tutti i messaggi necessari per concordare l'appuntamento lasciandone una traccia indelebile. La tutela dell'utente è garantita in ogni momento, spiegano da Autostrade per l'Italia che può vantare in meno di due anni di attività circa 2.500 utenti, l'8% dei pendolari sulle tratte che da Como eVarese vanno a Milano dove attualmente il servizio è attivo. Il sito prevede una procedura di registrazione e tiene traccia di ogni operazione compiuta dagli utenti navigando nella piattaforma, compresi i messaggi scambiati per consentire l'organizzazione del viaggio. Inoltre sono disponibili nella sezione "consigli utili" del sito una serie di raccomandazioni per la sicurezza, condivise con la Polizia Postale.
Anche se il carpooler tipo rimane uomo, le donne si stanno avvicinando a questa modalità tanto da aver spinto i due giovanissimi fondatori di Postoinauto.it a offrire il "viaggio rosa", una sezione destinata alle donne che vogliono condividere l'auto con altre donne. Infine, non sono più solo i giovanissimi a scegliere questo tipo di soluzione. A parte studenti (che rappresentano il 37% degli utenti di Postoinauto.it), l'età media si alza a 35 anni per la piattaforma di Autostrade per l'Italia, mentre ha tra i 25 e i 45 anni chi consulta il portale roadsharing.com, uno dei più grandi in Italia (e all'estero) con circa 45mila iscritti.
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