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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2012 alle ore 19:08.

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Troppo spesso il cliente non pone l'attenzione necessaria a leggere e a chiedere spiegazioni sulla documentazione relativa al contratto che sta per andare a firmare. Grave errore: un prestito dura dai cinque ai dieci anni, un mutuo trenta. Sbagliare mossa costa carissimo».

Giuseppe d'Orta, responsabile Aduc per la tutela del risparmio, non le manda certo a dire, nemmeno ai suoi potenziali "clienti". Ma non risparmia nemmeno le banche: «Certo, diciamo sempre che occorre farsi consegnare in anticipo tutta la documentazione obbligatoria relativa a mutui e prestiti. Ma gli intermediari provano sempre a non consegnare la documentazione precontrattuale: copia del contratto, foglio informativo, "passaporto europeo" o Esis, piano di ammortamento... Tutte queste pagine però vanno lette».

«Da un anno e mezzo sono arrivate norme più garantiste per i clienti», continua il consulente. «Il Taeg, tasso annuo effettivo globale, ora deve contenere tutte le voci di costo. Compresi gli oneri delle polizze accessorie, spesso spacciate per obbligatorie anche se non lo sono. Da poche settimane per i mutui casa erogati solo su sottoscrizione di queste polizze c'è l'obbligo di presentare preliminarmente due preventivi: in passato i clienti scoprivano l'obbligo di sottoscrivere la polizza solo davanti al notaio.

L'Isvap, l'istituto di vigilanza sul settore, ha vietato alle banche di essere contemporaneamente venditrici e beneficiarie della polizze connesse al mutuo. Vanno evitate le finanziarie che promettono la cancellazione dall'elenco dei cattivi pagatori anche per contratti stipulati, e non onerati, con altri operatori: operazione impossibile per legge. Infine, è sempre bene comparare le offerte di più banche o finanziarie: l'occasione più adatta potrebbe essere a portata di click», conclude d'Orta.

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