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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2012 alle ore 12:20.

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Il caro polizza spinge Internet. Di fronte a tariffe del canale tradizionale che rincarano di anno in anno si fanno strada le soluzioni alternative dove, secondo i dati dell'Osservatorio di cercassicurazioni.it si può risparmiare in media il 35 per cento. Così c'è meno resistenza a optare per compagnie dirette, diventate ormai familiari grazie alle massicce campagne pubblicitarie.

Più dimestichezza si registra anche nell'utilizzare i cosiddetti comparatori (o aggregatori che dir si voglia). I dati parlano chiaro, secondo il decimo rapporto redatto dall'Osservatorio ecommerce B2c Netcomm-Politecnico di Milano, il settore assicurativo figura al quarto posto dopo turismo, informatica e abbigliamento (con circa il 9% dell'ecommerce). E l'auto fa la parte del leone rappresentando il 90% della raccolta, seguita dalle polizze abitazione, viaggi e anche, timidamente Vita. In totale i premi emessi nel 2011 sul web, secondo l'analisi, ammonterebbero a 750 milioni di euro (+21% rispetto al 2011).

Ci sono molti studi sulla diffusione del fenomeno degli aggregatori ma è difficile ottenere dei dati certificati che delineino il trend nella sua totalità. Un dato comunque è certo: il confronto di tariffe tramite comparatori sta decollando. «Dalle elaborazioni di Accenture emerge che nel 2010 circa 1,5 milioni di persone hanno utilizzato un aggregatore, con 2,560 milioni di preventivi richiesti – spiega Daniele Presutti, managing director responsabile insurance Accenture –. Nel 2011 il trend delle richieste è salito a 3,8 milioni per i soli primi nove mesi».

«Importante per capire il fenomeno è analizzare quanto è successo negli scorsi anni – spiega Francisco Javier Garcia Tosina, amministratore delegato di Chiarezza.it –. La penetrazione delle polizze dirette è stata molto stabile (5% sul totale del mercato RcA). Nel 2010 c'è stato un balzo del 20% nei volumi arrivando al 6%. Si tratta di un dato sicuramente più basso rispetto ad altri mercati, ma è significativo l'incremento messo a segno in un solo anno». Come si spiega il fenomeno? «Sicuramente ha influito la comunicazione realizzata dai player diretti che hanno mostrato i vantaggi del confronto tariffario, con operazioni decise di marketing – spiega Tosina –, ma certamente hanno contribuito alla popolarità dei canali alternativi, rispetto all'agente, anche i frequenti e elevati aumenti dei premi Rc Auto che si registrano nel canale tradizionale».

Fatto sta che, secondo l'osservatorio Chiarezza.it, i comparatori hanno venduto nell'ultimo anno circa 400mila polizze (pari all'1% circa del parco auto) ma le prospettive sono di arrivare oltre i 2 milioni di pezzi (in cinque anni). Il risveglio e soprattutto il potenziale del mercato italiano ha stimolato molti player a scendere in campo tra gli ingressi più recenti c'è quello di ComparaFinanza.it, comparatore online per servizi finanziari, al momento per assicurazioni auto, attivo su tutto il territorio nazionale ideato dall'ad Robin Daina, ex manager di Alico. Il sito permette di confrontare le tariffe di circa 20 assicurazioni. Tra i primi operatori storici c'è invece Chiarezza.it che ha alle spalle il colosso Confused.com, nato nel 2002 nel Regno Unito, che è ad oggi il più importante aggregatore di prodotti assicurativi d'Europa, attivo in Italia dal 2010.

Nonostante il recente exploit la distanza che ci separa dal mondo anglossassone, è ancora enorme. Il peso degli aggregatori sul totale del mercato auto è pari al 3,5% circa in Italia, mentre nel Regno Unito siamo al 55% circa, spiega Presutti. Se aumentano i preventivi richiesti è anche vero che mediamente, nell'esperienza dei principali operatori solo il 5%-10% dei preventivi arriva alla conclusione contrattuale. Ma sul web non si ha accesso al solo confronto sulle tariffe auto. Sono in aumento le compagnie che offrono polizze accessibili tramite Internet. È il caso di Alico (gruppo Metlife), che sulla scia dell'esperienza internazionale, in particolare del successo ottenuto in Francia, dà la possibilità di poter sottoscrivere polizze credit protection ma anche altre polizze individuali tramite il proprio sito.

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