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Questo articolo è stato pubblicato il 18 maggio 2012 alle ore 12:20.
Un valido aiuto per districarsi tra le offerte Rca è certo quello dei servizi di comparazione online, anche se solo i preventivi emessi direttamente da ciascuna compagnia hanno valore vincolante. Ed è vero, come segnala il lettore: raramente i risultati di diversi comparatori, per lo stesso profilo danno lo stesso risultato.
Avviene anche perché non tutti i comparatori sono uguali: ci sono broker effettivi, cioè piattaforme online che comparano le tariffe e vendono direttamente al consumatore aggiungendo al premio una commissione, e ci sono i portali "comparatori", che si limitano a fornire una panoramica delle tariffe Rca più economiche per il profilo comunicato, ma che non hanno alcun ruolo nella fase di sottoscrizione del contratto (che si svolge tra il cliente e la compagnia), limitandosi a garantire un servizio di orientamento. Diverso è poi il caso del preventivatore dell'Isvap: questo motore tratta principalmente le polizze di listino, quelle più comuni, che prevedono ad esempio il massimale minimo di legge, la formula bonus-malus, la "guida libera" e non quelle più articolate.
In ogni caso, per utilizzare al meglio un comparatore lo si deve consultare avendo vicino il libretto di circolazione, il documento d'identità del conducente e l'attestato di rischio così da poter subito comunicare con correttezza i dati relativi al veicolo e alla propria storia assicurativa. «I preventivi forniti dai comparatori dipendono da innumerevoli parametri – spiega Alina Fantozzi di Iama, società specializzata in ricerche sul mercato assicurativo – e l'inserimento di informazioni errate costituisce il motivo principale per il quale il premio più conveniente indicato dal comparatore può risultare poi diverso da quello calcolato sulla piattaforma online della compagnia». Sulla stessa lunghezza d'onda è anche Altroconsumo: «La differenza tra il premio più conveniente fornita dal nostro preventivatore e quello della stessa polizza calcolata sul sito della compagnia – spiega Ivano Daelli, coordinatore dell'area economico-giuridica dell'associazione – deriva nel 95% dei casi dall'inserimento di informazioni scorrette o incomplete».
Nel fornire i dati utili a costruire il profilo, occorre anche abilitare quelle opzioni, qualora siano disponibili, che consentono di personalizzare ulteriormente il preventivo.
Ma anche se si inseriscono i dati correttamente, il premio della polizza più economica fornita da un comparatore non solo può divergere da quello originato (per lo stesso profilo) dal sito online della compagnia, ma anche dai preventivi scaturiti dagli altri comparatori. «Questa differenza si spiega considerando che nel catalogare l'utente – chiarisce Andrea Manfredi, amministratore delegato di Supermoney.eu – i comparatori assegnano valori standard a circa il 15/20% degli "elementi" utilizzati dalle compagnia per tracciare l'identikit del cliente ed elaborare la tariffa: se poi il comparatore profila l'utente chiedendo meno informazioni, le polizze selezionate avranno premi più "bassi" ma saranno meno affidabili in quanto basate su notizie parziali».
Più dettagliato quindi è il procedimento che profila l'utente più preciso e corretto sarà il preventivo elaborato e meno rischi di saranno di successive modifiche da parte della compagnia: si ricorda infatti che il Codice delle assicurazioni prevede che i preventivi siano vincolanti per un periodo di 60 giorni, fatta salva la correttezza dei dati inseriti. Cambiando infatti tali dati (quali il prezzo del veicolo, i sinistri negli ultimi 5 anni, la classe di rischio) il premio che si ottiene viene rimodulato in genere verso l'alto. In un test su sei comparatori, è stata evidenziata la stessa compagnia come la più economica per il profilo richiesto, ma (escludendo il servizio dell'Isvap) con un divario di 100 euro tra il preventivo più caro e quello meno caro.
«Quello dei diversi risultati forniti dalle piattaforme di comparazione delle polizze Rca è un tema chiave – conclude Manfredi –. Il nostro servizio si basa sul delicato equilibrio tra un sistema di domande che "profila" l'utente e prezza la tariffa e il tempo necessario a trattenere il consumatore per completare l'iter richiesto: se le domande sono poche, il pericolo è che il preventivo non sia basato su caratteristiche reali, se invece la procedura dura troppo si rischia che l'utente non arrivi in fondo».
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