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Tfr in busta paga: il nodo tassazione potrebbe rellentare le adesioni

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sondaggio confesercenti swg

Tfr in busta paga: il nodo tassazione potrebbe rellentare le adesioni

La tassazione del Tfr “monetizzato” in busta paga seguirà le regole delle imposte sui redditi: chi più guadagna, quindi, più pagherà al Fisco in termini di trattenute sull’importo di trattamento di fine rapporto ricevuto in busta paga.

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Farsi bene i conti in tasca
Il regime fiscale è un elemento da tener bene in conto nel momento in cui si accarezza l’idea di chiedere di ricevere il Tfr in busta paga, anche perché una volta presa la decisione, questa sarà irrevocabile per tre anni. Si tratta di elementi che devono indurre i singoli a una valutazione sull’equilibrio costi/benefici, soprattutto per chi beneficia attualmente di una tassazione agevolata, come quella per esempio sui fondi pensione.

Confesercenti Swg: per ora piace solo a 6 dipendenti su 100
Secondo un sondaggio Confesercenti Swg, inizialmente le adesioni saranno scarse: si calcola che il Tfr in busta paga sarà richiesto solo da 6 dipendenti su 100, mentre un ulteriore 11% lo chiederà entro fine 2015. L'83% lo lascerà in azienda: pesano incertezza e, soprattutto, l’eccesso di trattenute fiscali. Confesercenti parla inoltre di «effetto modesto sui consumi: solo il 19% di chi lo prenderà lo investirà in acquisti».

(Leggi anche: Dieci cose da sapere sul Tfr in busta paga)

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