Norme & Tributi

Recupero record per la lotta all’evasione

  • Abbonati
  • Accedi
la ripresa difficile

Recupero record per la lotta all’evasione

«La riduzione dell’evasione fiscale e il taglio delle tasse sono due facce della stessa medaglia». Nel 2014-15 il Governo ha tagliato il cuneo fiscale con gli 80 euro ai dipendenti. Nel 2015 è stata cancellata l’Irap sul lavoro, nel 2016 l’Imu sulla prima casa, sui terreni agricoli e sugli imbullonati. La riduzione dell’Ires dal 2017 è già legge e ci sono ancora gli incentivi per il lavoro a tempo indeterminato.

A ricordarlo è stato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel corso della presentazione dei risultati dell’attività 2015 dell’agenzia delle Entrate. Che come ha sottolineato la direttrice Rossella Orlandi, sul fronte della lotta all’evasione hanno fatto segnare un nuovo record: 14,9 miliardi di euro di cui 250 milioni grazie alla nuova strategia del dialogo tra amministrazione finanziaria e contribuenti. Con le lettere di compliance un contribuente su due che le ha ricevute ha corretto la sua posizione con il Fisco e ha pagato il dovuto. Ma vediamo qualche dettaglio del bilancio 2015 dell’azione della macchina fiscale.

La lotta all’evasione

Il recupero del 2015 fa segnare un nuovo record superando i 14,2 miliardi incassati nel 2014. Ciò su cui poggia l'accento la Orlandi è però il nuovo corso e la nuova strategia adottata dal Fisco per stanare gli evasori: più compliance con i contribuenti. Dialogo però che non potrà esserci con chi non risponderà alle sollecitazioni “amichevoli” dell’amministrazione: «questi soggetti - ha detto la Orlandi - presto conosceranno il lato oscuro degli accertamenti». Una dichiarazione forte e pronunciata commentando una slide sulle comunicazioni inviate ai contribuenti e finalizzate alla compliance. E i numeri in fondo le danno ragione. Alla voce “Spesometro fornitori” su 13.626 lettere inviate, in cui si evidenziano per il Fisco alcune anomalie, hanno risposto presentando la propria dichiarazione soltanto in 817. Il Fisco ora si concentrerà sui restanti 12.809 già sapendo cosa andare a chiedere e con risparmi di risorse sia umane che finanziarie.

Dai dati emerge che dei 14,9 miliardi 4,4 miliardi arrivano dalla riscossione coattiva e 10,2 dai versamenti diretti. La compliance spinge i versamenti spontanei, come detto, per circa 300 milioni. Cresce del 13,1% rispetto al 2014 (6,9 miliardi) l’attività di liquidazione mentre diminuiscono del 4,9% gli incassi da attività di controllo (7,7 miliardi contro gli 8,1 del 2014). Se si guarda alle platee dei soggetti sottoposti a controllo su oltre 3mila grandi contribuenti l’attenzione del Fisco si è concentrata sul 39% (1.212) dei soggetti che hanno prodotto entrate per circa 2 miliardi. Sulle piccole imprese e i lavoratori autonomi, un esercito di oltre 6 milioni di partite Iva, l’amministrazione ha messo nel mirino circa 110mila contribuenti (pari al 2%) incassando dai controlli 1,670 miliardi.

Un occhio particolare anche all’evasione internazionale. «Anche l’Unione europea, ha ricordato Padoan, ha lanciato una strategia di contrasto all’elusione fiscale e alla pianificazione fiscale aggressiva. Di recente, la Commissione ha presentato un insieme di misure, di cui fanno parte anche due proposte di direttive rispettivamente in materia di antielusione e di rendicontazione paese per paese».

I rimborsi e i servizi

Nel 2015 le Entrate hanno erogato 3.380.000 rimborsi: circa 16 miliardi di euro sono stati restituiti a cittadini e imprese. Si sono ridotti i tempi per le erogazioni e sono stati restituiti 480 milioni a 625mila contribuenti che non hanno più un datore di lavoro. Tra i carichi di lavoro straordinari del 2016 la Orlandi ha ricordato anche i 500mila accertamenti che dovranno essere effettuati sulla base delle adesioni alla voluntary disclosure, ma soprattutto dovranno confermare i 4 miliardi di incassi attesi.

Il futuro e la tecnologia

Precompilata e fatturazione elettronica nel Fisco del futuro. Per il 730-fai date si punta a una vera e propria consacrazione dopo il primo anno di sperimentazione. Un anno che ha portato all’invio di oltre 20 milioni di dichiarazioni precompilate di cui 1.414.478 sono state spedite direttamente online dai contribuenti senza passare per intermediari o Caf. Quest’anno la precompilata sarà ancora più ricca e completa e sarà aumentata la platea, ha sottolineato la Orlandi, precisando tra l’altro che le spese sanitarie, quelle rimborsate, le spese universitarie, quelle funebri o per ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica elaborate per il 730 precompilate sanno rese disponibili anche alle persone fisiche che presenteranno Unico Web.

L’altro lato della tecnologia al servizio della lotta all’evasione e delle semplificazioni è la fatturazione elettronica. Oggi sono oltre 28 milioni le fatture scambiate tra le 23mila amministrazioni pubbliche e i 600 mila fornitori. Con il passaggio alla fatturazione B2B tra privati per il viceministro all’Economia Luigi Casero, l’invio dei dati sulle fatture emesse consentirà di ridurre i costi da adempimento sostenuti dalle imprese e allo stesso tempo migliorare la qualità dei controlli dell’amministrazione.

Catasto

Tra i numeri del 2015 citati dalla Orlandi spiccano le visure per 57 milioni di immobili già corredate del dato di superficie espresso in metri quadrati. Ma per il futuro la Orlandi ha annunciato l’arrivo dell’«Anagrafe dei titolari». Con la nuova Anagrafe sarà possibile identificare gli intestatari di immobili e confrontare queste informazioni con i registri di Pubblicità immobiliare, l'archivio anagrafico e con altri registri come quello delle imprese o l'archivio nazionale della popolazione residente.

© Riproduzione riservata