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Lavoro, record di voucher. Poletti: in arrivo misure per evitare…

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oltre 115 milioni nel 2015

Lavoro, record di voucher. Poletti: in arrivo misure per evitare irregolarità

Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (Imagoeconomica)
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (Imagoeconomica)

Il governo interverrà per evitare «irregolarità» ed «aggiramenti della norma» sui voucher e in sede di «prima modifica dei decreti legislativi del Jobs Act introdurremo una misura che amplia la strumentazione di tracciabilità con obbligo per l'impresa di comunicazione via sms o per via telematica dell'utilizzazione dei voucher».

Ad annunciarlo alla Camera è lo stesso ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che, nel corso del Question time, rispondendo a una interrogazione della deputata Pd, Gnecchi, sull'incremento dei voucher che nel 2015 è arrivato a 115 milioni di buoni da 10 euro.

«Noi vogliamo impedire che si producano situazioni di irregolarità nel mercato del lavoro - sottolinea - il monitoraggio sui contratti è un impegno che governo e ministero stanno sviluppando quotidianamente e c’è una attenzione particolare ai voucher. Nei prossimi giorni pubblicheremo un report completo con tutti i dati e tutti gli elementi costruito insieme all’Inps». L'impennata con i voucher si è avuta con «la legge che ha ampliato i campi di attività» e un incremento «significativo» si è avuto «nel commercio, nel turismo e nei servizi». Sembrerebbe dai dati in possesso che «una parte dei lavori a chiamata siano stati sostituiti da questa situazione».

Questa mattina l’Osservatorio sul precariato dell’Inps ha reso noto gli ultimi dati disponibili sull’utilizzo dei voucher. Nel gennaio 2016 risultano venduti 9,2 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto al gennaio 2015 pari al + 36%.

Immediata la reazione dei sindacati. «È stata inventata una nuova forma di precarietà che è quella dei voucher che è, se possibile, peggio di quelle precedenti. La sua diffusione in assenza di controlli e senza la volontà di cancellare una norma così sbagliata dimostra che in realtà si è fatta molta propaganda sulla stabilizzazione ma non si è determinata la sostanza», ha commentato la segretaria della Cgil, Susanna Camusso a margine di un’assemblea sindacale a Genova. Secondo Camusso, «bisognerebbe concentrare l'attenzione sul fatto che la strada dell'esplosione dei voucher è anche una strada di sommersione del lavoro».

«Dall'Inps oggi è arrivata la conferma: con Pil da zero virgola e sgravi contributivi tagliati, a gennaio, non era inaspettato il calo di tutte le assunzioni. Nessuno può gioire di questo, ma occorre che politica e governo indichino strade realistiche e non tampone rispetto alla bassa occupazione», ha detto il segretario confederale della Uil, Guglielmo Loy. «Finché - ha continuato - il tempo indeterminato aveva un costo pari a zero in termini di contributi, le aziende hanno assunto, oggi che il costo è risalito si assiste alla frenata». «Il tutto - prosegue Loy - fa il paio anche con l'impennata di voucher venduti nel 2015 e che continua a registrare alti numeri, anche nel primo mese di quest'anno. Si assume, dunque, se c'è convenienza in termini di costi».

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