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I crediti Inps si possono compensare nell’F24 fino all’invio di…

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I crediti Inps si possono compensare nell’F24 fino all’invio di Unico

I crediti Inps di artigiani e commercianti del periodo d'imposta 2014 si potranno portare in compensazione sull’F24 solo fino alla data di presentazione di Unico 2016. Oltre tale limite temporale, sarà possibile richiedere solamente il credito a rimborso, oppure utilizzare lo stesso in compensazione interna con altri contributi Inps avvalendosi delle apposite procedure presenti sulla piattaforma dell'istituto. È quanto emerge, anche se in maniera non del tutto cristallina, dalle istruzioni al quadro RR di Unico 2016 per artigiani e commercianti, secondo cui il credito Inps che nasce dalla singola posizione contributiva riferita al reddito eccedente il minimale dell'anno passato (Unico 2015 redditi 2014) dovrà essere compensato entro e non oltre la data di invio della presente dichiarazione (Unico 2016) il cui termine, lo si ricorda è fissato al 30 settembre 2016.

A ribadire il concetto è intervenuta anche la circolare Inps 97 dell'8 giugno secondo cui le eccedenze contributive (a credito sul reddito che eccede il minimale) del periodo d'imposta 2014 compensate con modello F24 fino alla data di presentazione di Unico 2016 devono essere indicate esclusivamente nella colonna 32 del quadro RR del modello Unico di quest'anno (si veda a lato). Nel caso in cui, invece, il credito del 2014 non venga utilizzato in compensazione entro la data di invio della dichiarazione di quest'anno, lo stesso potrà essere indicato esclusivamente a rimborso od in autoconguaglio; in entrambe le ipotesi non basterà però la semplice indicazione nel quadro RR, ma sarà necessario, confermare la volontà espressa in Unico attraverso apposita richiesta telematica da perfezionarsi mediante le procedure presenti sulla piattaforma Inps.

Come riportato anche nel sito dell'Inps alla voce specifica “compensazione in F24 di importi a credito su quadro RR del modello Unico” il limite per effettuare la compensazione delle eccedenze dell'anno passato è quello di presentazione della dichiarazione successiva a quella dalla quale risulta il credito e non il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione. Pertanto in caso di presentazione anticipata dell’Unico 2016, sarà tale data e non il 30 settembre 2016 lo spartiacque per l'eventuale utilizzo in compensazione del credito in questione. La regola si applica anche per le eccedenze pre-2014, che potranno così essere solo oggetto di rimborso o compensazione contributiva essendo vietato l'utilizzo in compensazione con l’F24. Per quanto attiene poi alla corretta indicazione in Unico 2016 si fa presente che sul modello di quest'anno vanno riportate al rigo RR2 colonna 32 tutte le compensazioni:

con anno di riferimento 2014;

che vengono effettuate entro la data di presentazione della dichiarazione, pur se le stesse verranno compiute in un momento successivo alla materiale redazione della dichiarazione dei redditi. Per essere più chiari, se ad esempio l'utilizzo di tale eccedenze avviene nel mese di settembre 2016 ma prima dell'invio telematico, anche tale operazione dovrà trovare spazio in colonna 32 del rigo RR2 di quest'anno. Sul punto gli operatori lamentano una certa rigidità dei gestionali che tendono a non governare automaticamente l'utilizzo in compensazione oltre il tempo di materiale redazione del modello, per cui il più delle volte in questi casi sarà necessario “intervenire a mano”. In questi giorni, infatti, stanno arrivando gli avvisi bonari per Unico 2015 redditi 2014 per quei contribuenti che hanno validamente utilizzato le eccedenze 2013 entro la data di presentazione del modello, ma non le hanno correttamente riportate in Unico 2015 per le ragioni sopra esposte.

L'avviso potrà comunque essere sgravato; ma quest'anno, per evitare ogni impicco per le eccedenze 2014 compensate sarà opportuno procedere all'indicazione in colonna 32 di tutti gli utilizzi effettuati prima dell'invio di Unico 2016. Essendo questo lo scenario, è chiaro come la compilazione del quadro RR in questione, ma soprattutto l'utilizzo delle eccedenze a credito, debba essere attentamente gestita. Tutti questi vincoli, infatti, pur avendo delle motivazioni concrete per l'istituto, rischiano di creare non poche difficoltà finanziarie al contribuente e agli operatori che le devono gestire.

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