Dal 15 settembre sarà possibile richiedere il rimborso del canone Rai addebitato “per errore” nella bolletta elettrica. I contribuenti che avrebbero dovuto essere esentati dal pagamento della tassa ma che, invece, hanno ricevuto l’addebito delle prime rate del 2016 nella fattura dell’elettricità potranno adesso chiedere la restituzione dell’importo attraverso il modello messo a disposizione dall’agenzia delle Entrate.
La compilazione
Nella sezione «Dati del dichiarante» vanno indicati i dati anagrafici (cognome, nome, data e luogo di nascita, codice fiscale) e l’indirizzo mail del soggetto che richiede il rimborso.
La richiesta di rimborso può essere presentata anche da un erede in relazione alle utenze elettriche intestate a un soggetto deceduto. Se il rimborso è richiesto da un erede, nella relativa sezione vanno indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto deceduto.
Presentazione telematica
Il riquadro relativo alla presentazione telematica va compilato e firmato soltanto se la richiesta di rimborso è trasmessa tramite un intermediario abilitato, che dovrà a sua volta inserire il proprio codice fiscale e la data (giorno, mese e anno)
di assunzione dell’impegno a trasmettere il modello.
Richiesta di rimborso
C’è poi il riquadro relativo alla richiesta di rimborso vera e propria: in questo riquadro vanno indicati:
• l’anno d’imposta cui si riferisce il canone tv (che non può essere il 2015 o un altro anno precedente, ma solo il 2016);
• l’importo totale del rimborso richiesto;
• il codice del Pod (punto di prelievo – informazione presente nella fattura/bolletta). Se il codice Pod è lo stesso per tutte le fatture è sufficiente indicarlo solo nella prima riga;
• il numero identificativo delle fatture/bollette in cui è stato addebitato il canone di cui si richiede il rimborso;
• l’importo del canone di cui si richiede il rimborso per ciascuna fattura.
L’importo totale richiesto deve coincidere con la somma degli importi del canone richiesti a rimborso per ciascuna fattura.
La motivazione
Nel modello il contribuente deve specificare il motivo della richiesta di rimborso del canone pagato ma non dovuto, indicando nella richiesta uno di questi codici:
1 :se il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è un cittadino ultra 75enne con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro e ha presentato la dichiarazione sostitutiva;
2: se il richiedente o un altro componente della sua famiglia anagrafica è in possesso dei requisiti di esenzione per effetto di convenzioni internazionali (ad esempio, diplomatici e militari stranieri) e ha presentato la dichiarazione sostitutiva;
3: se il richiedente ha pagato il canone con addebito sulle fatture per energia elettrica, e lui stesso o un altro componente della sua famiglia anagrafica ha pagato il canone anche con modalità diverse dall’addebito (per esempio mediante addebito sulla pensione);
4: se il richiedente ha pagato il canone mediante addebito sulle fatture per energia elettrica e lo stesso canone è stato pagato anche mediante addebito sulle fatture relative a un’utenza elettrica intestata a un altro componente della stessa famiglia anagrafica. In questo caso bisogna indicare il codice fiscale del familiare a cui è stato addebitato il canone;
5: se il richiedente ha presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi.
Il modulo presenta anche uno spazio in cui il contribuente può spiegare in breve la sua situazione e il motivo per cui si richiede il rimborso del canone di abbonamento.
Come presentare la domanda
La richiesta di rimborso va inviata per via telematica oppure per posta con una raccomandata indirizzata a: Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale 1 di Torino - Ufficio Torino 1 - Sportello abbonamenti Tv - Casella postale 22 – 10121 Torino.
Nel caso in cui il contribuente scegliesse di inviare il modulo per posta nella busta va inserita anche una copia di un documento di riconoscimento.
© Riproduzione riservata