I farmaci da banco arrivano nella dichiarazione dei redditi precompilata. Dal prossimo anno il 730 conterrà anche le spese sostenute in farmacia: al momento dell’acquisto di medicinali basterà mostrare la tessera sanitaria al farmacista perché quella spesa venga trasmessa direttamente dal sistema informatico della tessera al fisco. Lo scontrino “parlante” con l’indicazione del codice fiscale dovrà però essere comunque conservato per cinque anni.
La novità delle spese sanitarie era attesa da tempo: già lo scorso anno i costi per i medicinali avrebbero dovuto arrivare in automatico nel 730, ma un intoppo tecnico ha fatto slittare la semplificazione al 2017.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero dell’Economia e arriva adesso l’ufficializzazione delle nuove spese che saranno inserite direttamente dal fisco nelle dichiarazioni di oltre 20 milioni di contribuenti.
Oltre alle spese per i farmaci da banco verranno trasmesse in automatico nel 730 anche altre voci di spesa: il provvedimento stabilisce infatti l’obbligo di comunicazione delle prestazioni sanitarie a:
• psicologi;
• infermieri;
• ostetriche/i;
• tecnici sanitari di radiologia medica;
• ottici;
• veterinari.
Le fatture emesse da questi professionisti saranno comunicate all’agenzia delle Entrate, che inserirà i dati nella precompilata.
L’inserimento automatico delle spese sanitarie permetterà a un numero maggiore di cittadini di non modificare la dichiarazione, condizione necessaria per essere esentati dai controlli del fisco. Secondo una indagine dei Caf Acli nel 2016 il 54,7% delle precopilate ha subito modifiche relative alle spese sanitarie. Oltre alla perdita dei benefici sui controlli, modificare la dichiarazione ha un ulteriore conseguenza negativa per chi non sceglie la modalità fai-da-te: il costo che bisogna sostenere per pagare il professionista.
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