Norme & Tributi

Fisco, 90mila lettere sui redditi 2012

  • Abbonati
  • Accedi
Accertamento

Fisco, 90mila lettere sui redditi 2012

(Agf)
(Agf)

In arrivo altre 90mila lettere di compliance per consentire ai contribuenti di rimediare agli errori commessi con le dichiarazioni dei redditi senza incappare nella tagliola degli accertamenti. E per semplificare la vita a cittadini e consulenti l’agenzia delle Entrate ha rilasciato ieri sul proprio sito un calcolatore online gratuito per determinare in tempo reale i costi del possibile ravvedimento. Una nuova tranche di alert dopo quelle partite nelle scorse settimane e fermatesi per garantire la sospensione durante la pausa estiva. Già a giugno era stato annunciato l’invio di 100mila lettere relative alle comunicazioni «uniche», che colgono diversi tipi di anomalie. Una strategia sempre più seguita dal Fisco, che grazie alla compliance ha incassato nel 2015 già 250 milioni di euro.

Sotto la lente

Le «incongruenze»

Le 90mila lettere che saranno recapitate alle persone fisiche nei prossimi giorni si riferiscono alle dichiarazioni presentate nel 2013 e relative all’anno d’imposta 2012. Le lettere saranno recapitate via posta ordinaria mentre il dettaglio di tutti gli elementi di anomalia riscontrati dall’amministrazione finanziaria sarà messa a disposizione del contribuente all’interno del suo cassetto fiscale, nella nuova sezione «L’Agenzia scrive», creata appositamente per le comunicazioni pro compliance.

Come già accaduto per le 212mila lettere inviate lo scorso anno le nuove comunicazioni bonarie evidenziano, ad esempio, i redditi di lavoro dipendente e assimilati che non risultano dichiarati dai contribuenti ma che in realtà trovano pieno riscontro da parte del Fisco nel modello 770 presentato dai sostituti d’imposta. O ancora gli assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge il quale da parte sua li ha regolarmente indicati nel suo 730 o in Unico. Dal modello 770, inoltre, il Fisco ha recuperato anche i redditi di capitale per utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali o quelli di lavoro autonomo non derivante da attività professionale e alcune tipologie di redditi diversi. Mentre dall’opzione per la rateizzazione espressa dal contribuente nel modello Unico Pf sono stati ricavati i redditi d’impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive. Importi che nelle dichiarazioni 2013 dei 90mila contribuenti selezionati al momento non risultano.

Ammettere il proprio errore apre la strada al ravvedimento operoso e la possibilità di presentare al Fisco una dichiarazione integrativa. Dichiarazione a cui dovrà seguire il versamento delle maggiori imposte dovute, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta dovute per infedele dichiarazione. Si tratta di una penalità del 15% della maggiore imposta determinata (ossia un sesto della sanzione minima del 90% prevista per le dichiarazioni infedeli). Il pagamento dovrà essere effettuato con la delega unica di pagamento (modello F24) indicando il codice tributo che il contribuente troverà indicato sulla comunicazione in alto a sinistra.

Il calcolatore

Per arrivare al costo del ravvedimento l’Agenzia, come accennato, ha messo a punto un calcolatore: «Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento». Lo strumento è disponibile sul sito online seguendo queste tracce: home - servizi online – servizi fiscali – servizi senza registrazione.

Come ricorda l’Agenzia in una nota diramata ieri la nuova applicazione consentirà al contribuente di calcolarsi sanzioni e interessi derivanti dal ravvedimento per Irpef, addizionali e contributo di solidarietà. Al contrario non sarà possibile quantificare gli importi dovuti per il ravvedimento da infedele dichiarazione per Irap e Iva, né le sanzioni ridotte da ravvedimento in presenza di «violazioni prodromiche».

Le richieste di chiarimenti

Per eventuali dubbi su quanto messo in evidenza dal Fisco con le nuove lettere e se si ritiene che i dati indicati nelle dichiarazioni siano in realtà corretti c’è sempre la strada del contraddittorio o via telefono (848.800.444, da telefono fisso, tariffa urbana a tempo, e 06.96668907, da cellulare con il costo in base al pianotariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17. In alternativa contattando l’ufficio territoriale della Direzione provinciale o attraverso il sevizio Civis potranno essere inviati i documenti utili in formato elettronico per far valere le proprie ragioni.

© Riproduzione riservata