Norme & Tributi

Dal 2018 quattro giorni di congedo ai papà

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la legge di bilancio

Dal 2018 quattro giorni di congedo ai papà

Due giorni da dedicare obbligatoriamente al figlio neonato che dal 2018 diventeranno quattro: così la legge di bilancio cambia le regole sul congedo obbligatorio di paternità per i lavoratori dipendenti.
Entro il compimento del quinto mese del bambino il papà dovrà restare a casa ma percepirà una retribuzione piena al 100 per 100.

Per il 2017 la legge si limita a prorogare il beneficio per i papà con le stesse modalità già valide nel 2016: la paternità non sarà alternativa alla maternità di cui beneficia la mamma, avrà una durata di due giorni che possono essere utilizzati anche non il via continuativa e sarà concessa anche ai genitori che adottano un minore. La vera novità scatterà dal 2018, quando il periodo di congedo obbligatorio per i papà salirà a quattro giorni (sempre a stipendio pieno).

Al congedo obbligatorio si aggiunge poi il congedo «facoltativo» previsto dalla legge n. 92/2012: questo periodo aggiuntivo di astensione dal lavoro può essere di uno o due giorni per i padri ma è subordinato alla scelta della madre lavoratrice di non fruire di altrettanti giorni del proprio congedo di maternità, con conseguente anticipazione del termine finale del congedo post-partum per un numero di giorni pari al numero di giorni fruiti dal padre.

La proroga dei due giorni di congedo per il 2017 sarà garantita con uno stanziamento, nella legge di bilancio, di 31,2 milioni di euro che serviranno a coprire gli oneri relativi al 2017 (20 milioni) e anche parzialmente quelli per il 2018, stimati in 41,2 milioni.

I quattro giorni obbligatori che scatteranno nel 2018 sono, però, ancora troppo pochi secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri, che alcune settimane fa ha lanciato la proposta di estendere a 15 giorni (nel primo mese dalla nascita del figlio) il periodo di astensione dal lavoro per i papà. Secondo Boeri, infatti, questa differenza di trattamento contribuisce alle disparità tra uomo e donna nel lavoro.

In molti altri Paesi europei il congedo di paternità è un diritto già da molti anni:

•in Danimarca ha una durata di due settimane e va fruito entro le prime 14 settimane di vita del bambino;
•in Francia i padri hanno diritto a 11 giorni di congedo di paternità che deve essere fruito entro quattro mesi dalla nascita del bambino;
•in Norvegia il congedo parentale è di 54 settimane, di cui nove sono per la madre (equiparabili al congedo di maternità) e sei sono per il padre (quota papà), mentre le restanti 39 settimane sono un diritto che può essere utilizzato da entrambi i genitori;
•nel Regno Unito è stato recentemente introdotto un congedo di paternità pari a due settimane delle quali il lavoratore ha facoltà di usufruire in tranche di una settimana, entro 8 settimane dalla nascita del figlio, ricevendo un’indennità fissa o il 90% del reddito medio settimanale, se inferiore;
•in Spagna il congedo di paternità è di 15 giorni consecutivi (cui sono aggiunti 2 giorni in caso di nascite multiple) ed è retribuito al 100 %;
•in Svezia il congedo per i papà è pari a 10 giorni e viene retribuito all’80%;
in Portogallo i padri hanno diritto a 20 giorni di cui 10 obbligatori;
•in Belgio il congedo obbligatorio dura 3 giorni, mentre quello facoltativo arriva fino a 10.

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