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Per lavoro o per convenienza fiscale, aumentano gli italiani residenti…

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Per lavoro o per convenienza fiscale, aumentano gli italiani residenti all’estero

Il numero di italiani residenti all’estero è in continuo aumento: lo dice il decreto del ministero dell’Interno del 21 aprile 2017 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6 maggio) e lo confermano anche i dati Istat resi noti nel dicembre 2016.
Secondo il Viminale i cittadini italiani residenti all’estero sono così ripartiti:
altri stati europei: 2.685.815; America meridionale: 1.559.068; America settentrionale e centrale: 451.062; Africa, Asia, Oceania e Antartide: 277.997.

Dal report Istat emerge che il 70% dei residenti in Italia che espatriano è relativo a cittadini italiani, mentre il 30% riguarda stranieri. Il numero di italiani che si trasferiscono è cresciuto del 15% nel 2015 rispetto al 2014 ed è più che raddoppiato in cinque anni.

I Paesi di destinazione degli emigrati di cittadinanza italiana sono prevalentemente quelli dell’Europa occidentale: Regno Unito e Germania (entrambi con oltre 17mila emigrati), Svizzera e Francia (11mila) ne accolgono, nel loro insieme, più della metà.

Faro del Fisco su residenti all'estero

Se da una parte è vero che alcuni italiani “emigrano” solo fiscalmente per ragioni di comodo, dall’altra è altrettanto vero che l’emigrazione è un fenomeno legato al lavoro. In particolare il Regno Unito rappresenta - almeno fino alla Brexit - la meta preferita dei laureati (quasi 4 mila), davanti a Germania (oltre 3 mila) e Svizzera (più di 2 mila). La residenza favorita da coloro che posseggono un titolo di studio fino al diploma, invece, è la Germania (9 mila) seguita dal Regno Unito (8 mila). Infine, tra le mete oltreoceaniche, ci si trasferisce soprattutto negli Stati Uniti (quasi 4 mila) e in Brasile (3 mila).

In rapporto al numero di residenti, le province da cui hanno origine i più rilevanti flussi in uscita di italiani sono quelle siciliane e quelle al confine Nord del Paese. Tra le prime si segnalano, in particolare, le province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Palermo dove si riscontrano tassi di emigratorietà tra il 2,7 e il 3,0 per mille abitanti. Nelle zone di confine, dove maggiori sono le possibilità di espatrio di breve raggio, si contraddistinguono le province di Imperia (3,4 per mille), Bolzano (3,3 per mille) e Trieste (2,9 per mille).


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