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Dossier Multato per fumo in auto. Perché le sanzioni sono rare

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Dossier | N. 509 articoliCircolazione stradale

Multato per fumo in auto. Perché le sanzioni sono rare

(Marka)
(Marka)

Quando i vigili urbani di Trieste lo hanno fermato e hanno tirato fuori il blocchetto dei verbali, è rimasto sorpreso. Poi l’uomo multato per 110 euro perché fumava in auto in presenza di suo figlio ha fatto meravigliare tutta Italia con la sua vicenda: le sanzioni sono in vigore da febbraio 2016, ma vengono applicate molto raramente. Non solo per il solito motivo che in Italia su molte violazioni “minori” c’è lassismo: per quanto riguarda il divieto di fumo a bordo di veicoli, ci sono anche oggettive difficoltà di accertamento e di procedura. Quasi un invito esplicito a soprassedere, per gli agenti.

La sanzioni, previste non dal Codice della strada ma dal Dlgs 6/2016, si applicano solo a chi (conducente o passeggero) fuma a bordo di veicoli in presenza di minorenni e donne incinte. Così le difficoltà pratiche sono legate al fatto che la violazione non avviene in un locale in cui si trova anche l’agente accertatore, ma a bordo di un veicolo in movimento. Se già è difficile normalmente rilevare infrazioni “da abitacolo” come quelle su telefonini e cinture, nel caso del fumo si aggiunge il problema di capire se a bordo c’è una donna incinta o un minorenne.

Le difficoltà procedurali riguardano soprattutto la polizia locale: valgono le regole che ciascuna Regione può emanare. E, siccome le sanzioni per divieto di fumo vengono comminate ben più di rado rispetto a quelle del Codice della strada, spesso il personale non è preparato. Cambia anche la procedura da seguire quando il trasgressore non paga entro 60 giorni: invece di mandare la somma a ruolo, occorre presentare rapporto alla Regione.

Tutto deriva dal fatto che non valgono le regole generali del Codice della strada, ma quelle sulla tutela dei non fumatori.

Questo comporta conseguenze anche per i trasgressori: non ci sono sconti per chi paga entro cinque giorni e cambiano le modalità per presentare ricorso.

C’è anche il rischio di confondersi. Infatti, per il divieto di fumo ci si può rivolgere al solo prefetto e solo entro 30 giorni. Nel caso del Codice della strada, i giorni per ricorrere al prefetto sono 60 e in più ci si può rivolgere anche al giudice di pace entro 60 giorni.

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