Entra oggi in vigore la legge sulla concorrenza. Ma i suoi effetti saranno immediati solo per alcuni aspetti, legati soprattutto al mondo dei professionisti, alla previdenza complementare e ai diritti di clienti di hotel, banche e compagnie telefoniche. Altre importanti novità, come il taglio dei risarcimenti per le lesioni non lievi (e le altre misure sulla Rc auto), l’abolizione del monopolio delle Poste sulle notifiche e altri aspetti che riguardano banche e telefonia, non possono ancora entrare in vigore: la legge stessa (la n. 124/2017) prevede che debbano essere emanati molti provvedimenti attuativi, entro termini che comunque non sono vincolanti.
Da oggi c’è la possibilità di costituire società multiprofessionali, anche di capitale, tra avvocati e altri professionisti e sono operativi i parametri per arrivare a un aumento (potenziale) del numero di notai. Negli alberghi è possibile ottenere sconti rispetto ai prezzi comunicati sui comparatori online. È possibile fissare quote di Tfr da destinare a previdenza complementare. Sono ridotte le spese per il recesso o il trasferimento dell’utenza ad altro operatore di telefonia. I privati possono scegliere la compagnia che assicura i mutui. Banche, assicurazioni e società di carte di credito devono far accedere all’assistenza clienti anche da telefono mobile a costi non superiori alla tariffa urbana.
Sul fronte Rc auto, uno dei cardini della legge è la tabella unica nazionale dei risarcimenti del danno non patrimoniale per le lesioni non lievi (dai 10 ai 100 punti d’invalidità), sulla scia di quanto già fatto per quelle lievi (la cui tabella sarà lievemente rivista). La legge dà al ministero dello Sviluppo economico 120 giorni (dunque, in teoria, fino al 25 dicembre) per preparare la tabella.
L’obiettivo dichiarato dalla norma è garantire un pieno risarcimento e razionalizzare i costi per le compagnie (che si riflettono sui prezzi pagati dagli assicurati), seguendo i criteri della giurisprudenza consolidata della Cassazione, che sostanzialmente ha limitato le voci di danno risarcibile (biologico e morale). D’altra parte, è dal 2012 che si parla di un taglio agli indennizzi, usato dai governi anche come mezzo di trattativa per far “digerire” alle compagnie misure come gli sconti obbligatori (la legge 124 nel prevede - secondo parametri che dovranno essere articolati dall’Ivass - per chi accetta la scatola nera, il blocco del motore in caso di ebbrezza del conducente o l’ispezione del veicolo prima di assicurarlo). Un precedente tentativo di taglio era stato fermato dalla mobilitazione di avvocati e associazioni di vittime della strada contro i tagli. Così ora sono prevedibili pressioni incrociate sul ministero ed è difficile prevedere il risultato. Resterà comunque un margine di elasticità: quando il danno incide in maniera «rilevante» sulla vita di chi lo subisce, il giudice potrà aumentare il risarcimento fino al 20%, con «equo e motivato apprezzamento».
Quanto alle notifiche di multe stradali e atti giudiziari, la legge fa cadere il monopolio di Poste italiane dal 10 settembre, ma concede 90 giorni da oggi per fissare i requisiti dei privati che potranno svolgere il servizio. Fino a quando ciò non avverrà, sarà impossibile bandire gare.
Occorrerà attendere anche per vedere in vigore le misure su confronto dei costi dei conti correnti bancari, possibilità di opporsi all’invio di informazioni commerciali anche via carta e trasparenza per le erogazioni pubbliche sino alla migrazione “semplificata” da un gestore di telefonia ad un altro.
© Riproduzione riservata