Rottamazione delle cartelle a maglie sempre più larghe. L’emendamento al decreto legge fiscale collegato alla manovra presentato in commissione Bilancio al Senato dal capogruppo Pd Giorgio Santini (si veda il Sole 24 Ore di venerdì scorso) apre le porte anche a quanti non hanno aderito alla prima edizione della definizione agevolata dei ruoli. E potrebbe estendersi, con un ulteriore ritocco durante il voto in commissione (che da calendario sarebbe previsto per oggi pomeriggio) a tutti i ruoli consegnati all’agente della riscossione fino a dicembre 2017 e non più fino al 30 settembre scorso come prevede il testo del Dl licenziato dal governo.
Per tornare all’emendamento Santini sulla riscrittura della nuova rottamazione delle cartelle chi volesse aderire alla sanatoria dovrà presentare all’agente della riscossione una dichiarazione entro il prossimo 15 maggio. E potrà optare per il pagamento dilazionato delle somme dovute, per un massimo di 5 rate di pari importo a partire da luglio. Le prime 4 da versare a luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 mentre l’ultima quota dovrà essere saldata entro febbraio 2019.
In arrivo anche i correttivi allo spesometro con la possibilità di una scadenza annuale (chiesta dai parlamentari mentre dalle Entrate si punterebbe alla semestralità) per l’invio delle fatture emesse e ricevute e soprattutto con un congelamento delle sanzioni per gli errori commessi nel caos delle settimane scorse con i primi invii delle comunicazioni Iva. In materia fiscale, poi, c’è il potenziamento, per il solo 2018, delle agevolazioni fiscali per le spese funebri e cimiteriali. Con un emendamento sempre targato Pd e presentato da Stefano Vaccari si punta ad estendere la detrazione al 19% anche alle opere lapidarie e ad aumentare il tetto di spesa su cui applicare lo sconto Irpef. La misura prevede, per l’anno 2018, che l’agevolazione sia applicabile, per «le spese funebri per opere lapidee cimiteriali e per la relativa accessoristica funebre sostenute in dipendenza della morte di persone, fino a un totale di 3.500 euro». Gli sconti vengono applicati anche ai premi corrisposti a una società di assicurazioni per la previdenza sia funebre che cimiteriale. In ciascuna delle due spese il tetto massimo alla detrazione è fissato in 3.500 euro. Il bonus per l’assicurazione funebre non è cumulabile con l’agevolazione per lapidi e funerali.
Come anticipato su questo giornale (si veda il Sole 24 Ore del 4 novembre scorso), arriverà anche l'emendamento che attenua le sanzioni per le violazioni della normativa sul golden power nel caso in cui ci sia una collaborazione delle parti e che potrebbe incidere sul dossier Vivendi-Tim. La conferma è arrivata ieri dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda: «È ultimato, credo vada presentato entro venerdì. Lo presenteremo», ha spiegato il titolare del dicastero di Via Veneto per poi aggiungere che l’emendamento «è costruito» in modo che «se c’è una collaborazione, quindi si raggiunge un accordo, può essere diminuito l’attuale livello minimo della sanzione, fissato nell’1% del combinato del fatturato, quindi molto elevato».
Fatta la prima scrematura degli emendamenti, che ha portato alla “segnalazione” di circa il 40% degli oltre mille presentati, nel vivo delle votazioni si entrerà probabilmente solo a inizio della prossima settimana, con una possibile finestra per oggi pomeriggio.
Tra le proposte “segnalate” dalla maggioranza, rimane in piedi quella di sperimentare una cedolare secca al 15% per i negozi sfitti che vengono riaffittati nei centri storici . Tra i segnalati c’è anche la proposta di Santini di introdurre una tassa d’imbarco di 1 euro, e di 1 euro per lo sbarco da far pagare a chi viaggia in aerei che partono da aeroporti situati sul territorio di città metropolitane. Misura fortemente contrastata dalle associazioni di aeroporti e compagnie aeree.
© Riproduzione riservata