Quali sono le irregolarità più contestate ai manager italiani che finiscono sotto inchiesta? Due davanti a tutti gli altri: violazione dei doveri di diligenza e irregolarità contabili. Lo rivela un’indagine commissionata da Das, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale, sui rischi che corrono amministratori e dirigenti nello svolgimento delle loro mansioni.
Rispetto a 220 sentenze esaminate, riferite al periodo 2003–2013 e relative ad azioni civili di responsabilità verso gli amministratori, quasi il 44% riguardava casi di «violazione della diligenza» e circa il 33% «irregolarità contabili». Poco più di una sentenza su quattro (28%) ha avuto per oggetto casi di «prosecuzione dell’attività dopo la perdita del capitale sociale» e circa il 16% casi di conflitto di interessi. Meno rilevanza hanno avuto gli «atti eccedenti l’oggetto sociale o i poteri» (circa il 6% delle sentenze). Nel 40% delle sentenze è stata riconosciuta la responsabilità degli amministratori.
«Le responsabilità e i rischi in capo alle figure chiave delle aziende – spiega Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di Das – aumenteranno ulteriormente con l’entrata in vigore il 25 maggio del Regolamento Europeo 679 del 2016, il General Data Protection Regulation che, senza dare specifiche indicazioni sulle misure da adottare, impone di garantire un’efficace protezione dei dati personali. Il Regolamento introduce sanzioni amministrative fino al 4% del fatturato mondiale della società, prevedendo esplicitamente il diritto per l’interessato di ottenere il risarcimento del danno». Un quadro d’insieme che, in qualche modo, alimenta la domanda di prodotti assicurativi strutturati in maniera tale da garantire assistenza legale e peritale altamente qualificata alle figure apicali delle aziende.
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