Norme & Tributi

Prescrizione lunga e risarcimenti light agli specializzandi

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Prescrizione lunga e risarcimenti light agli specializzandi

Ottomila euro l’anno per ogni medico specializzando non ancora risarcito, oltre alla rivalutazione monetaria a partire dal 1991 e il versamento dei contributi figurativi per il periodo del tirocinio non retribuito. È questa l’ultima ricetta - alias proposta di Ddl - per uscire dalla «bomba ad orologeria» che continua a incombere sulle casse ministeriali, un rischio contenzioso stimato in 14 miliardi di euro. A preannunciare il way out sul “caso specializzandi”, ieri nella Sala Minerva di Palazzo Madama, il senatore Antonio De Poli, in un convegno che ha fatto il punto sull’annosa questione.

Secondo De Poli, la “transazione” per via legislativa permetterebbe di ridurre l’impatto dai 14 miliardi stimati a meno di 5. La platea dei nuovi pretendenti, infatti, potrebbe allargarsi a 118 mila camici bianchi, alla luce delle nuove asperità che potrebbero aprirsi sul versante prescrizione del diritto al risarcimento.

Secondo Sergio Di Amato, già presidente della Terza sezione della Cassazione, i giudici di piazza Cavour devono rimettere la questione sul calcolo dei termini alla Corte di giustizia Ue «affinché si pronunci sulla corretta attuazione delle direttive in materia di prescrizione dei diritti dei medici specialisti».

La piena attuazione delle norme, da cui far decorrere il termine di dieci anni, sarebbe infatti maturata solo nel 2011, aprendo di fatto la partita fino al 2021. Ridotto in cifre, si tratterebbe di 118 mila posizioni mediamente indennizzabili con 120 mila euro, per un conto - allo Stato - di oltre 14 miliardi.

Per l’avvocato Marco Tortorella «secondo quanto affermato dalla stessa Cassazione, l’oggettiva incertezza della situazione interna al nostro ordinamento sui medici specialisti potrebbe essere ritenuta dalla Corte di giustizia non conforme al diritto comunitario» Da qui la proposta “calmieratrice” dei conti e risolutiva nel merito del senatore veneto.

La vertenza specializzandi si trascina da più di vent’anni a causa della discriminazione patita dai medici che tra il 1978 e il 2006 non avevano ricevuto il corretto trattamento economico, nonostante fosse già previsto dalle direttive Ue in materia.

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