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La Cassazione: resta all’Inter lo scudetto 2005/2006

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La Cassazione: resta all’Inter lo scudetto 2005/2006

Resta all’Inter il titolo di Campione d’Italia della stagione 2005/2006: perché le decisioni di natura tecnico-disciplinare restano fuori dal raggio d’azione del giudice ordinario. Lo ha deciso la Cassazione che ha respinto il ricorso della Juventus contro la sentenza della Corte d’Appello di Roma che, nel 2016, non aveva revocato, come chiesto dal club bianconero, la “decisione” del commissario straordinario e della federazione di assegnare lo dello scudetto ai neroazzurri, dopo le vicende di “Calciopoli” .

La Juventus, nel campionato 2005/2006, si era classificata prima, ma era stata poi “punita” con la retrocessione in serie B. La Suprema corte, conferma la competenza dell’ordinamento sportivo per tutte le questioni che riguardano «la regolarità delle competizioni e l’applicazione di disposizioni statutarie e regolamentari sul corretto svolgimento delle attività agonistiche». La Juventus, aveva chiesto di lasciare “non assegnato” lo scudetto conteso e di rimettere la questione al collegio di garanzia per lo sport, al Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport, o all’Alta Corte di giustizia sportiva.

La decisione delle Sezioni unite civili (sentenza 32358) depositata oggi, è relativa all’udienza che si è svolta lo scorso 25 settembre, dalla quale l’Inter, assistita dagli avvocati Ferdinando Emanuele e Roberto Argeri dello studio Cleary Gottlieb è uscita vittoriosa . Secondo la Suprema Corte le questioni tecnico-disciplinari non possono essere, come voleva il club ricorrente, qualificate diritti soggettivi o interessi legittimi, e anche quando tale “natura” sia ipotizzabile sono di importanza così tenute da poter essere trascurati senza effetti pregiudizievoli per l’ordinamento della Repubblica. Il che non esclude che le decisioni degli organi sportivi possano avere ricadute economiche. E quando questo accade la via è il ricorso agli organi giurisdizionali statali, solo per ottenere un equo ristoro. Ma certo non la rimozione della situazione sostanziale che sta alla base della querelle. Soddisfatto Massimo Moratti ai tempi di Calciopoli presidente dell’Inter: «Tutto regolare, conseguenza di quello che è successo. Comunque bene, è sempre uno scudetto assicurato: ora devono accettarlo gli juventini».

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