Sono poco più di 142mila le domande presentate al 3 giugno all’Inps per quota 100, l’uscita anticipata dal lavoro con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Nell’ultimo mese ne sono arrivate circa 15mila. Rispetto a febbraio, il primo mese in cui furono presentate un quarto del totale delle domande attese (circa 77mila su un totale di 290mila previste per il 2019) il rallentamento è evidente. Se a marzo - mettendo sotto la lente i “bollettini” dell’Inps su quota 100 - risultano presentate circa 33mila domande, le richieste sono drasticamente calate ad aprile (circa 18mila) e poi a maggio (circa 15mila, come detto in precedenza).
PER SAPERNE DI PIÙ / DOSSIER PENSIONI 2019
La maggior parte delle richieste arriva da lavoratori dipendenti (51.644), a seguire quelli pubblici (46.099), gli artigiani (12.408), i commercianti (11.965), gli iscritti ai fondi speciali (7.036) i coltivatori diretti (2.883) e in misura più marginale iscritti alla gestione separata e lavoratori dello spettacolo e sport.
Sono 50.164 le domande arrivate da persone con meno di 63 anni e 63.578 le richieste di persone tra i 63 e i 65 anni.
LEGGI ANCHE / Pensioni, in arrivo maxi-scivolo nelle grandi imprese
Si conferma poi la prevalenza di richieste da parte di uomini con il 74% delle domande rispetto al 26% di quelle inviate da lavoratrici.
Sul territorio le province che hanno registrato il maggior numero di domande, in valore assoluto, sono Roma (10.784), Milano (6.444), Napoli (5.968), Torino (4.999), Palermo (3.458). All’opposto troviamo Vibo Valentia (354), Isernia (321), Aosta (307), Fermo (300) e Sondrio (283).
PER SAPERNE DI PIÙ / Pensioni, con quota 100 salgono a 12 le possibilità di uscita dal lavoro
© Riproduzione riservata