Il Sole 24 Ore
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6 novembre 2010

Vendola prende le distanze da i "rottamatori" di Renzi. Ma anche dalla manifestazione del Pd


«Quando sento parlare di rottamazione di persone, un brivido mi corre lungo la schiena».
A dirlo è il leader di Sel e presidente della Puglia, Nichi Vendola, in risposta alle affermazioni del sindaco di Firenze, Matteo Renzi e al movimento da lui creato in seno al Pd, dei
cosiddetti "rottamatori"
. «Bisogna rottamare un sistema di potere - ha detto Vendola, a Milano per sostenere la campagna alle primarie di Giuliano Pisapia - una cultura politica, ma non le persone. Le persone sono ecosistemi delicati e preziosi, quand'anche fossero pezzi da Novanta della nomenklatura».

Da qui l'appello di Niki Vendola alla cautela, almeno per quello che riguarda il registro del suo lessico. «Non dobbiamo lasciarci influenzare da quel lessico plebeo - ha concluso
Vendola - a cui certi giornali ci stanno abituando. Per portare avanti una battaglia politica serve anche una certa finezza nel linguaggio».

Ma Vendola prende le distanze anche dal Pd: nel giorno in cui il partito di Pierluigi Bersani annuncia una mobilitazione di piazza contro il governo, il leader di Sel conferma che il suo partito non vi aderirà, mentre parteciperà all'iniziativa del 27 novembre della Cgil. «Che il Pd faccia una manifestazione di piazza è importante - ha detto Vendola - ma l'appuntamento più importante per il popolo democratico è la manifestazione del 27 indetta dalla Cgil, perché la crisi sociale si riverbera in primo luogo sulla pelle di migliaia di lavoratori».

Per Vendola infatti la mobilitazione della Cgil assume un significato importante non solo come critica alle politiche del governo ma anche nell'attuale contesto dei rapporti tra
industria e sindacato. «La manifestazione della Cgil arriva all'indomani della nascita della new company di Marchionne - ha detto Vendola - che rappresentano il primo tentativo di
superamento del contratto di lavoro nazionale». Pertanto le bandiere di Sel sventoleranno al corteo nazionale della Cgil, ma non a quello del Pd. «Siamo pronti - ha concluso Vendola - a partecipare con il Pd alla costruzione di momenti di mobilitazione insieme».


6 novembre 2010