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Ecco Nick D'Aloisio, 17 anni e 30 milioni di dollari. Grazie a…

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la startup delle notizie su misura

Ecco Nick D'Aloisio, 17 anni e 30 milioni di dollari. Grazie a un'App per Yahoo!

Ultimamente si è parlato di Yahoo! per Marissa Mayer, mamma e manager, miliardaria e poco femminista, una faccia bionda da copertina. Ma il portale che molti ritenevano superato, debole sul mobile e poco competitivo rispetto agli altri colossi hitech, fa notizia per un'acquisizione da primato, nata dalla "visione Mayer". Un minorenne, Nick D'Aloisio, 17 anni, doppio passaporto britannico e australiano dalle chiare origini italiane, vende una App al più grande portale americano per 30 milioni di dollari. La startup si chiama Summly, D'Aloisio l'ha creata a 15 anni: un'applicazione per telefonini che riassume gli articoli di giornale per piccoli schermi, appunto per smartphone. L'acquisizione ha fatto salire ieri il titolo in Borsa: in una giornata di debolezza degli indici, Yahoo! ha guadagnato lo 0,52% a 23,38 dollari. Stamattina a Francoforte l'azione è salita dello 0,5 per cento, a 23,49 dollari.

D'Aloisio diventa così milionario a 17 anni, è assunto da Yahoo!per cui lavorerà da Londra mentre continuerà a studiare per il diploma. Summly, lanciata lo scorso anno, era stata già riconosciuta da Apple come una delle migliori app per iPhone nel 2012. Sara Gorman, portavoce di Yahoo!, non ha voluto commentare il prezzo che le indiscrezioni volevano oscillare fra 20 e 40 milioni di dollari. Il lavoro di D'Aloisio aveva già illustri sostenitori: Horizon Ventures, che fa capo al miliardario delle telecomunicazioni di Hong Kong Li Ka-shing, ma anche l'attore Ashton Kutcher, una delle prime celebrity su Twitter, il manager di Lady Gaga, Troy Carter, Shakil Kahn di Spotify e Mark Pincus di Zynga.

Come nasce e funziona Summly
L'app permette di visualizzare le notizie online, prelevandole da centinaia di siti e facendone un riassunto di circa 400 caratteri. L'idea viene a D'Aloisio mentre si prepara per un esame di storia, naturalmente facendo lunghe e dispersive ricerche sul web. «Capii che avevo bisogno di qualcosa che semplificasse e riassumesse queste ricerche» ha raccontato alla Bbc nel 2011. La tecnologia di Summly sarà ora integrata con i servizi di Yahoo! che sta puntando al mondo del mobile per tornare a crescere, secondo la linea dettata da Mayer. Yahoo! spiega sul suo blog il motivo di tanto interesse: «La maggior parte di articoli e web pages sono formattati per la ricerca tramite mouse con i click. La possibilità di scorrerle su un telefono o un tablet può essere una grande sfida. Puntiamo a un modo più facile di identificare cosa è importante per noi». Si può poi discutere se la selezione automatica fatta dall'app di un portale sia corretta, approfondita, rispecchi una gerarchia del mondo. Le priorità del baby nababbo non rassicurano: «Non mi interessa parlare di compagnie ma fare solo quello che è giusto fare per la tecnologia. Yahoo! me ne dà la possibilità».

Perché Yahoo! e la strategia Mayer
Il biondo amministratore delegato è stata comunque uno dei motivi che ha spinto D'Aloisio a puntare proprio su Yahoo! «È una delle classiche aziende di Internet che però dà tante opportunità con la nuova guida di Marissa Mayer» dice il ragazzo. «Grandi chance di far diventare semplici tecnologie prodotti di massa usati da centinaia di milioni di persone». Alla base c'è c'è la strategia Mayer, un piano preciso: rafforzare il mobile comprando una miriade di piccole startup per cellulari con l'obiettivo di avere i suoi cervelli, cioè i giovani imprenditori che le hanno create. Da luglio, cioè da quando è arrivata a Yahoo!, Mayer ha comprato sei team di ingegneri di startup dai nomi molto Silicon Valley: Jybe Inc., Stamped Inc., OntheAir, Snip.it, Alike. Ovvio che la Ceo, prima ingegnere donna assunta da Google, da un po' di tempo tenesse sott'occhio Sunnyvale, la startup californiana culla di Summly che fornisce servizi web personalizzati agli utenti.

L'ideatore che pensa come i coetanei
La forza di questo «eccezionale pensatore» spiega Adam Cahan, vicepresidente di Yahoo!, sta nell'età oltre che nell'idea. Nick appartiene a una generazione «che non pensa first-mobile ma mobile-only». In pratica ragazzini che usano solo telefonini e piccoli schermi: il creatore di Summly ha la loro età, quindi si presume sappia meglio di altri come ragionano i coetanei. «La mia intenzione con Summly era far arrivare la nostra tecnologia - afferma D'Aloisio - al maggior numero di utenti possibile. Con la reputazione di Yahoo! come portale, abbiamo l'opportunità di cambiare il modo in cui il contenuto è usato». In questo ragionamento, non v'è traccia del contenuto in quanto tale.

La stella D'Aloisio non nasce adesso: il ragazzo inizia a ideare app per telefonini a 12 anni, dalle vendite del primo gioco guadagna 79 sterline (120 dollari) «la cosa mi ha motivato molto». Segno che la tecnologia è bella, ma il riscontro economico decisivo. Mentre il ragazzo andrà all'università, i milioni guadagnati con Yahoo! rimarranno in un trust per volontà dei previdenti genitori. (angela manganaro)


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