Rafael Nadal (Ap)

Su chi sia il vero re di Roma tra i Fab Four, ci sono ben pochi dubbi. Incoronato per 6 volte nelle ultime 8 edizioni, Nadal non teme confronti. A fermarlo ci sono riusciti soltanto una vescica al piede (più che il connazionale Ferrero, senza nulla togliere a "Mosquito") nel 2008 e il super-Djokovic del 2011. ll maiorchino rimane, dunque, l'uomo da battere al Foro Italico.

Ma proprio la seconda sconfitta subita dallo spagnolo ci illumina sull'identità del suo più accreditato e temibile rivale, ovvero quel serbo che, qui, ha già vinto in due occasioni e in altre due è stato finalista. Non si può negare che Nole abbia un ottimo feeling con il torneo romano. E poiché stiamo parlando del numero uno del mondo, nonché dell'unico tennista che abbia scoperto come sconfiggere il matador iberico anche sul rosso, è d'obbligo considerarlo un candidato al trono quasi alla pari con Rafa.

Con una sola semifinale all'attivo, Murray non è, invece, mai stato davvero protagonista agli Internazionali d'Italia. Soltanto nel 2011 arrivò ad un passo dalla finale, perdendo al tie-break del terzo set con un Djokovic stellare. Lo scozzese, va detto, non ama particolarmente la terra battuta. Tuttavia, negli ultimi anni ha imparato a destreggiarsi anche su questa superficie. Chissà, magari questa volta potrà dire la sua.

Per Federer, invece, Roma rimane un'incompiuta. Uno dei pochi trofei importanti che mancano alla sua collezione. Due volte finalista, fallì l'obiettivo nel 2003 con Felix Mantilla e due anni più tardi perse, in una delle sfide più emozionanti mai viste al Foro Italico, al quinto set con Nadal. Il titolo, insomma, gli fa sicuramente gola e, giocando al meglio dei tre set, una vittoria non è fuori dalla sua portata. Gli anni passano anche per lui ma Roger non è mai uno da prendere sotto gamba. Sullo scaffale, potete starne certi, lo svizzero ha lasciato lo spazio necessario ad inserire anche questa coppa…

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