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Questo articolo è stato pubblicato il 14 maggio 2013 alle ore 08:50.

Il tennis italiano, almeno per quel che riguarda la parte maschile, negli ultimi trent'anni ha regalato ben poche soddisfazioni agli appassionati. A nostra parziale discolpa, comunque, va detto che la fortuna di certo non ci aiuta. Per la prima volta in 17 anni ci presentiamo al torneo di Roma con due giocatori in ottima forma, entrambi nella top-25 del ranking atp. Uno è reduce da una semifinale a Montecarlo, l'altro lo scorso anno, proprio qui al Foro Italico, è approdato ai quarti. E che cosa succede? Al primo turno si trovano uno contro l'altro e il vincitore deve affrontare Rafa Nadal nel match successivo.

Un onore e un onere, quello di scontrarsi con il più grande specialista del rosso del pianeta, che toccherà a Fabio Fognini vincitore, come già a Montecarlo, sul connazionale e compagno di Davis Andreas Seppi. Ma se sui campi monegaschi i due avevano dato vita ad una battaglia durata tre set piuttosto tirati, al Foro Italico il ligure ha dominato dall'inizio alla fine un match senza storia. Di fatto, l'incontro è durato sei game. Poi, dal 3/3, Fabio ha messo a segno un parziale di nove game a uno, finendo per chiudere con il punteggio di 6/3, 6/1 in meno di un'ora e dieci. Un incontro a senso unico che ha evidenziato l'ottimo stato di forma di Fognini ma anche tutte le difficoltà di un Seppi inesistente per un set mezzo, nell'affrontare questo derby.

Contro Nadal, il nostro numero due potrà giocare un match senza pressioni. L'unico lato positivo nel dover affrontare un mostro sacro come Rafa è, infatti, quello di non avere nulla da perdere. Se vinci (cosa quasi impossibile) hai compiuto un miracolo, se perdi non hai nessuna colpa. L'importante, per Fabio, sarà mantenere la giusta attitudine mentale e non ripetere il brutto exploit del match con Djokovic a Montecarlo. E' ovvio che, mentalmente, dovrà giocare per vincere ma nessuno può pretendere che lui riesca laddove, con la parziale eccezione di Djokovic, falliscono tutti i tennisti del mondo. Se darà il massimo e rimarrà concentrato dall'inizio alla fine, insomma, Fabio uscirà, comunque, a testa alta dal campo.

La bella sorpresa per gli appassionati di casa nostra, intanto, è il successo in tre set (4/6, 6/4, 6/3) di un redivivo Potito Starace su Stepanek. Il giocatore di Cervinara, costretto ad un lungo stop dalla schiena dolorante e precipitato al 293esimo posto in classifica, ha dimostrato di meritarsi in pieno la wild card che l'organizzazione gli ha concesso. Alle soglie dei 32 anni, ha avuto la forza e la determinazione di tornare a giocare a questi livelli. E' vero che anche Stepanek ha ormai superato i 34 anni, però è pur sempre il 48esimo tennista al mondo e, pochi mesi fa, è stato protagonista, insieme a Berdych, del trionfo della Repubblica Ceca sulla Spagna in Davis. Una bella vittoria, insomma. Ora "Poto" dovrà vedersela con Roger Federer e per lui vale più o meno lo stesso discorso fatto per Fognini.

In serata si è registrata, poi, la sconfitta di Paolo Lorenzi per mano di Nishikori. Il giapponese non è stato protagonista di uno dei suoi match migliori ma la differenza di forze in campo era tale da permettergli, comunque, di chiudere per 6/2, 6/4, senza troppi brividi.

Sul fronte femminile, invece, la giornata ha offerto due sorprese, una in positivo e l'altra in negativo. La brutta notizia è l'uscita di scena immediata di Francesca Schiavone, lontana anni luce dalla condizione che le permise, tre anni fa, di vincere il Roland Garros. La milanese ha combattuto soltanto per un set con la non irresistibile Kiki Bertens, finendo per arrendersi con il punteggio di 7/6, 6/1 alla giovane olandese. A riscattare, almeno in parte, la delusione per l'uscita di scena della Leonessa, ci ha pensato, però, Nastassja Burnett. Italiana, nonostante il nome possa trarre in inganno, numero 141 del mondo, la 21enne ha eliminato con un secco 6/2, 6/2 Alizè Cornet, ex-enfant prodige del tennis francese, finalista a Roma nel 2008, e tuttora 30esima nel ranking Wta.

E il secondo giorno dei 70esimi Internazionali d'Italia si è chiusa con l'uscita di scena di Venus Williams (che così non incontrerà la sorella al secondo turno) sconfitta da Laura Robson e di Svetlana Kuznetsova, in altri tempi ottima interprete del tennis su terra, eliminata dalla qualificata Simona Halep con un doppio 6/1.

Il programma di martedì 14 maggio
Sul centrale la nostra Roberta Vinci apre la giornata sfidando Elena Vesnina, alle 12. A seguire l'incontro tra Dimitrov, il giovane bulgaro che ha eliminato Djokovic a Madrid, e Gasquet. Dopo di che scenderà in campo lo stesso Nole opposto a Montanes.
Sempre sul centrale, in serata (19.30), riflettori puntati sull'esordio di Federer, opposto all'azzurro Potito Starace, e poi di Serena Williams contro Laura Robson, che ha eliminato sua sorella Venus.
Sugli altri campi, i match più interessanti in programma sono: Haas-Youzhny e Istomin- Berdych. Sul fronte del tennis azzurro, invece, fanno il loro debutto Filippo Volandri (contro Gilles Simon), Flavia Pennetta (con Sloane Stephens) e Karin Knapp (opposta a Christina Mchale)

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