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Questo articolo è stato pubblicato il 16 maggio 2013 alle ore 08:12.

Andy Murray non ha certo festeggiato il 26esimo compleanno come avrebbe voluto. Perso il primo set per 6/3, è stato costretto ad abbandonare il campo dopo aver vinto la seconda frazione al tie-break con lo spagnolo Granollers. In carriera lo scozzese aveva dato forfait nel bel mezzo di un incontro soltanto un'altra volta: nel 2007, ad Amburgo. E sempre il 15 di maggio, ovvero nel giorno del suo compleanno. Evidentemente la ricorrenza non porta bene al britannico, almeno quando c'è di mezzo una partita di tennis. Ma, a parte la bizzarra coincidenza, la brutta notizia è che Andy probabilmente non potrà partecipare al Roland Garros. È lui stesso a dirlo e, quel che è peggio, aggiunge di non escludere l'eventualità di un intervento chirurgico. I problemi alla zona lombare che lo hanno costretto al ritiro, stando alle sue parole, si sarebbero manifestati nel 2011, tornando, a più riprese, a farsi sentire.

Chi, invece, sembra essersi lasciato alle spalle i guai fisici, è Nadal. Dal giorno del suo rientro, in soli 3 mesi, ha già collezionato 5 titoli e 2 finali. Il tutto, senza essere ancora ritornato esattamente ai livelli di gioco abituali…

Al suo esordio a Roma, Rafa ha letteralmente travolto Fognini, rifilandogli un secco 6/1, 6/3, in 61 minuti. Un gioco e 10 minuti in più di quelli ottenuti da Starace, il giorno prima, con Federer. Probabilmente Fabio poteva fare qualcosa in più ma è tanto facile dirlo quanto difficile farlo. E sarebbe davvero ingiusto criticarlo per aver fatto la fine che fanno in moltissimi con l'iberico, sul rosso. Con questo risultato si chiude la pratica che riguarda gli azzurri agli Internazionali d'Italia. Tutti fuori al quarto giorno, senza un solo tennista in grado di superare il secondo turno.

Come sempre, però, a tenere alto il morale degli appassionati ci pensano le donne. Con Schiavone e Pennetta fuori al primo turno e sempre più lontane del tennis dei giorni migliori, il testimone è stato raccolto da Errani e Vinci, entrambe agli ottavi di finale del torneo.

Per arrivare fin qua, l'emiliana è dovuta venire a capo di una partita complicatissima con l'americana McHale. Quasi 3 ore di lotta e due set di sofferenza pura, prima che Sarita ritrovasse il filo e riuscisse ad imporsi nettamente al terzo (7/5, 5/7, 6/2 il punteggio), dopo essersi vista annullare la bellezza di 8 match-point, 5 dei quali nella seconda frazione.

Da più parti si è insistito sul fatto che tra le due ci sarebbe un po' di ruggine, per via di un battibecco nato durante un match a Parigi, per il fatto che l'americana non segnalava mai quando stava per servire con le palle nuove. Ma è più probabile che la Errani abbia sentito la tensione dell'esordio davanti al pubblico di casa, oltre a soffrire un po' il gioco della statunitense, con la quale nelle ultime 3 occasioni ha sempre vinto al terzo set. Quel che conta, comunque, è avere superato il turno e, ancor più, averlo fatto con il cuore, la determinazione e la concentrazione, le armi che permettono ai veri campioni di salvarsi anche nelle giornate peggiori.

La Vinci, invece, non ha dovuto faticare molto per imporsi nel derby con Nastassja Burnett, superata per 6/1, 6/4 in meno di un'ora e mezza. Sbaragliata nella prima frazione, la giovane romana ha reagito con grinta nel secondo set, riuscendo per 8 game a fare match pari con un'avversaria, ad oggi, nettamente più forte e più esperta.
Al di là della sfida tra azzurre, la giornata proponeva altri derby interessanti. Quello cinese vinto senza problemi da Li Na (6/1, 6/3 a Jie Zheng) e quello spagnolo, più spettacolare e combattuto, che ha visto Ferrer prevalere su Verdasco per 5/7, 7/5, 6/3.

Esce di scena, intanto, Tsonga sconfitto in due set (6/4, 7/6) dall'interessante Janowicz, che si era già fatto notare come finalista a Parigi Bercy dopo aver battuto Murray, Simon e Tipasarevic. A fine partita, poi, il polacco si è strappato la maglietta come Hulk ma invece di lasciarsi andare a gesti come questo farebbe bene a concentrarsi sui prossimi incontri. Né Federer né Nadal hanno mai esultato in questo modo e, al momento, Janowicz non ha ancora vinto nulla…

Sul fronte femminile, d'altra parte, la giornata non ha offerto sorprese. Sharapova e Azarenka hanno esordito sul velluto, lasciando le briciole alle avversarie, e anche Jankovic e Stosur si sono qualificate per gli ottavi di finale.

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