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Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2013 alle ore 21:44.

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A 84 anni dovrà inseguire: Giancarlo Gentilini, lo sceriffo eletto per la prima volta sindaco di Treviso nel 1994 e attuale vicesindaco, sostenuto da Lista Gentilini Sindaco, Lega Nord, Pdl, Lista Treviso ci Piace, viaggia sul 33 per cento. Partirà in svantaggio nel ballottaggio contro lo sfidante Giovanni Manildo (sostenuto da Pd, Sel, Lista Impegno Civile, Lista Treviso Civica, Lista Per Treviso) a quota 46 per cento. Eppure Gentilini si professa ancora ottimista: «Se il mio avversario è la sinistra credo di essere molto, ma molto favorito. La maggioranza silenziosa dei cittadini trevigiani non darà mai in pasto la città alle sinistre che appoggiano i centri sociali e il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Treviso sarebbe invasa da extracomunitari clandestini», ha dichiarato di fronte ai primi dati.

Insieme a Vicenza, Treviso è il test elettorale più atteso in Veneto, dove si è votato in 47 comuni, di cui due capoluoghi. Un segnale per la Lega Nord, che nella città della Marca vantava un dominio ormai ventennale. Noto per le dichiarazioni xenofobe e la politica della tolleranza zero – dalla rimozione delle panchine nei giardini pubblici all'uso delle armi contro gli immigrati – Gentilini non ha perso il suo stile, con la richiesta, pochi giorni fa, della pena di morte per l'omicida di Milano Kabobo.

Nelle elezioni di febbraio, il Movimento 5 stelle aveva strappato di forza al Carroccio la bandiera di primo partito a Treviso, col 24% contro il 13% della Lega, partito che in regione ha vissuto lo scontro frontale fra due protagonisti: il governatore Luca Zaia e Flavio Tosi, sindaco di Verona. Fra epurazioni e accuse di avere spaccato il partito, il clima fra i due non si è mai rasserenato. Proprio Tosi si è impegnato direttamente per sostenere la campagna della candidata leghista Manuela dal Lago, che ha insistito su temi più cari al sentire del Carroccio, come quelli della sicurezza e del decoro della città. Ma a guidare lo spoglio è il sindaco Achille Variati (Unione di Centro, Pd, e Lista Variati sindaco 2013), oltre quota 54%, contro il 27 della sfidante.

Il terzo fronte è San Donà di Piave, amministrata dalla presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto, Lega: in questo caso non ci sono ancora dati ufficiali, ma il vantaggio è appannaggio del centrosinistra.

Su tutto, il dato dell'affluenza: erano chiamati alle urne 513mila elettori veneti; a Treviso si è presentato il 61,55% contro il 77,85% del 2008, a Vicenza il 64,16% contro l'81,10 per cento.

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