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Questo articolo è stato pubblicato il 19 settembre 2013 alle ore 06:48.
Le priorità per il prossimo cancelliere
1. A RISCHIO LA SVOLTA ENERGETICA
Il piano energetico nazionale tedesco punta tutto sulle rinnovabili: l'obiettivo è di arrivare a una quota del 35% di energia generata dal solare e dall'eolico entro il 2020 e all'80% entro il 2050. La decisione di abbandonare il nucleare ha dato un'ulteriore spinta al piano, i cui costi però stanno diventando insostenibili poiché è con l'aumento delle bollette che il governo lo sta sovvenzionando.
2. UN PAESE CHE INVECCHIA IN FRETTA
Il tema è restato sottotraccia durante la campagna elettorale, ma è diventata una delle ossessioni della classe dirigente tedesca: il rapido invecchiamento della popolazione, che entro il 2060, complice la bassa natalità, rischia di ridursi di circa il 20%. Chiunque andrà al governo, dovrà adottare nuove politiche di immigrazione per favorire l'afflusso di manodopera qualificata e di talenti.
3. UN SISTEMA BANCARIO ANCORA DEBOLE
Se le autorità tedesche stanno frenando non poco il progetto di unione bancaria una ragione ci sarà. Questa ragione è legata all'unicum del sistema creditizio in Germania, dove il ruolo delle banche pubbliche e delle casse di risparmio è preponderante e dove queste istituzioni rappresentano uno snodo cruciale per la politica. La pulizia di bilancio in molte di queste banche non è ancora completa.
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