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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2014 alle ore 17:07.
L'ultima modifica è del 30 giugno 2014 alle ore 17:45.

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Debito pubblico causato dagli interessi delle lobbies, riordino delle partecipate pubbliche, rilancio delle liberalizzazioni e riforma dell'Rc Auto, ma anche revisione dei rapporti banche-fondazioni. È davvero lungo l'elenco delle priorità indicate oggi al legislatore dal presidente dell'Antitrust Giovanni Pitruzzella presentando a palazzo Madama la relazione annuale dell'Autorità. In evidenza l'allarme sull'espansione della componente «improduttiva e inefficiente» della spesa pubblica per «soddisfare gli interessi particolaristici delle lobbies e dei cacciatori di rendite», che costituisce «un grande ostacolo alla crescita economica ed un fardello ingiustamente caricato sulle nuove generazioni».

Nel mirino il «capitalismo di relazione» che avvelena l'economia nazionale
Nel mirino dell'Antitrust, anche alla luce degli ultimi scandali che hanno segnato i "lavori in corso" di molte grandi opere come il Mose e l'Expo 2015, c'è dunque il «capitalismo di relazione», basato sull'intreccio «tra pochi grandi potentati economici, sulle loro relazioni con il potere politico e amministrativo, sulla ricerca delle rendite di posizione». In Italiam, secondo Pitruzzella, il capitalismo di relazione ha «favorito l'espansione della spesa pubblica improduttiva e inefficiente», ma ora è necessario «ritornare alle idee ispiratrici del capitalismo americano».

Legge su confliotto di interessi «insufficiente e da riformare»
L'elenco delle "cose da fare" che Pitruzzella indica alla classe politica comprende anche la riforma delle norme sul conflitto di interessi, conisiderata «insufficiente». Pitruzzella ha spiegato che «273 decisioni hanno riguardato l'applicazione della legge sul conflitto di interessi dei membri del Governo, la cui insufficienza abbiamo segnalato al Parlamento con la relazione semestrale inviata a dicembre del 2013, in cui ribadivamo la necessità di una riforma della materia».

RcAuto troppo cara, urgente riforma a tutela dei cittadini
Ormai necessaria e non piùrinviabile anche la riforma dell'Rc Auto perché, spiega il presidente dell'Antitrust, i prezzi pagati dai consumatori italiani sono tra i più in alti in Europa. L'Autorità, si legge nella relazione che accompagna il Rapporto di attività presentato oggi, «ritiene ormai necessario un intervento di riforma nel mercato delle assicurazioni per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di auto e moto, dove i prezzi per le polizze pagati dai consumatori sono tra i più alti d'Europa e la mobilità degli assicurati da una compagnia all'altra é particolarmente bassa».

Urgente rafforzare la separazione tra Fondazioni e banche
L'analisi di Pitruzzella si accompagna a richieste specifiche, come il «rafforzamento della separazione tra fondazione e banca conferitaria», con l'estensione del divieto di detenere partecipazioni di controllo in società bancarie «anche ai casi in cui il controllo è esercitato, di fatto, congiuntamente ad altri azionisti». Inoltre, prosegue Pitruzzella, «anche nel settore bancario occorre continuare il processo di rescissione dei legami personali tra diversi istituti, avviato, su suggerimento dell'Autorità, con l'introduzione del divieto di interlocking directorates. Ora questo divieto va reso effettivo anche per le fondazioni bancarie».

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